Sorella di Adalgisa, aveva un vasto repertorio quasi identico a quello della sorella, alla quale era pari nelle doti musicali, nella bellezza ed estensione della voce, nella pronta e profonda intuizione e memoria, mentre le fu assai inferiore nell'efficacia scenica e nella potenza rappresentativa e drammatica. Nell'ott. 1880 entrò alla Regia Scuola di musica di Parma per studiare canto, ma uscì dopo pochi mesi per motivi di salute, continuando privatamente con Pio Ferrari. Nel 1882 debuttò a Borgo San Donnino come mezzosoprano nella Jone; successivamente, mutato registro, attraverso i teatri di Crema, Reggio Emilia, Rimini e Parma, divenne in pochi anni un apprezzato e ricercato soprano drammatico, cosa che le consentì una rapida carriera con momenti di grande notorietà anche nei teatri maggiori. Il 17 ott. 1883, mentre cantava in Argentina, Il Presente pubblicò il suo necrologio, smentito il giorno dopo. Cantò a Ajaccio (Ruy Blas, 1894), a Bari e Ferrara (1895), Genova (1890 e 1895), Bologna (Teatro Comunale, 1893), nel 1894 al Teatro Carignano di Torino (Pater di Gastaldon), nel 1897 a Firenze e Roma, a Fermo (1889), Parma (Teatro Regio, 1889-90, Elisabetta nel Don Carlos e in Aida), Milano e Torino (1900), Fiume (1901), alternando a queste città una intensa attività all'estero: Belém in Brasile (Teatro da Paz, carnevale 1894, in Cavalleria, Aida, Traviata), Alessandria d'Egitto e Marsiglia (1895), Lima, Buenos Aires (Teatro dell'Opera, primavera-estate 1891, Aida, La forza del destino, Semiramide), Montevideo, Rio de Janeiro, Città del Messico, l'Avana (dal 1894 al 1900), Madrid (Teatro Real, 1889-90 e 1901-02), Barcellona (1901, Teatro del Liceo, Brunhilde nella Walchiria), Lisbona (1902). Nella stagione 1898-99 era stata in Sud America con la sorella (Valparaiso, Santiago del Cile), scambiandosi nelle stesse opere. Mise in luce la sua musicalità anche in opere nuove (al Teatro Vittorio Emanuele di Torino, nel dic. 1897 nella prima assoluta di Janko di Primo Bandini, al Dal Verme di Milano, nell'autunno 1900, in Ivan di La Rotella). Nel 1902 una broncopolmonite le fece interrompere la carriera, seguita da una malattia cronica che la fece ritirare definitivamente. Aveva sposato l'impresario teatrale Celeste Paini.