Autodidatta nella scultura, nel 1836 fu inviato da Maria Luigia a studiare medaglistica a Milano presso Luigi Manfredini. Divenne un ottimo artista e fu l'autore di alcune delle medaglie illustranti le opere pubbliche effettuate dalla duchessa. Fornito di talento musicale, era un ottimo chitarrista e cantante. Costruì alcuni "mantici armoniferi normali ch'ebber nome di fisarmoniche con perfezione di struttura e maggior numero di chiavi e di voci non prima veduti né uditi", che furono presi a modello dai costruttori che seguirono. Eccellente suonatore dello strumento, si esibì con successo anche a Milano. Recatosi per studio presso la fonderia di medaglie di Monaco, fu colto da malattia di petto, che in pochi giorni lo portò alla tomba. Nella chiesa di S. Maria del Quartiere in Parma vi è una lapide dettata in sua memoria da Pietro Giordani.