Di Parma, agì nella prima metà del XIX secolo. Il Molossi nel
Vocabolario topografico (p. 298) ha scritto: "Del sig. Salvatore Pellegri comecché siam certi di disgustare la sua modestia, pure non ci possiam tenere dal dire ch'egli è di rara abilità per rassettare non solo, ma ben anco per imitare i più accreditati istromenti dello Stradivario, dell'Amati, del Guerrini e simili". Il Valdrighi e il Vannes lo citano solo come archettaio.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza