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Noceto, La Societa Filarmonica E La Bande Musicali


Nel 1864 alcuni privati dettero vita a una Società Filarmonica diretta da Alessandro Betti, che restò in servizio per 35 anni anche come docente della Scuola di musica per strumenti a fiato, frequentata da "poveri operai" (morì a Parma il 16 giu. 1910). Tra le finalità della Società, anche con il finanziamento dei soci, vi era quella di aiutare i giovani nello studio della musica. I soci beneficiavano dell'ingresso gratuito a 3 feste da ballo: a carnevale, al giovedì grasso e a S. Caterina, mentre in caso di morte, spettava l'accompagnamento musicale alle esequie. La banda che faceva capo alla Società pare sia uscita la prima volta nel 1866. Mentre dalle statistiche delle attività musicali del Regno, risulta che nel 1872 i suonatori erano 15, dal verbale della seduta del Consiglio Comunale del 24 mar. 1873 risulta che molti strumentisti a fiato, istruiti dal maestro Betti, avevano trovato lavoro in importanti bande di varie città e in quelle di reparti militari: per questa ragione il Comune reputava giusto finanziare la Società con 300 lire all'anno per aumentare lo stipendio del maestro, pagandogli 25 lire al mese. L'obbligo era però di prestarsi a ogni richiesta delle autorità comunali. Nel 1876 venne pubblicato lo Statuto della Società Filarmonica (Pr: Tip. Ferrari). Nel 1882 la banda, che successivamente prese il nome di Amilcare Zanella, la cui madre era nativa del paese, ricevette un contributo di 600 lire dal Comune per l'acquisto di strumenti musicali e nel 1884 di 40 lire, in quanto a causa del colera, non si era potuto allestire il ballo della Fiera di luglio, organizzato dalla Società di Mutuo Soccorso tra operai e contadini. Nel 1891 il Consiglio votò la concessione di 260 lire per l'acquisto di nuovi strumenti e stanziato 25 lire per il compenso annuo al suonatore di tromba che provvedeva alle grida. Esiste a stampa lo Statuto della Società Filarmonica di Noceto. Dopo Alessandro Betti, nel 1903,direttore fu Giacomo Randuzzi, seguito probabilmente fino al 1908 da certo Missorini. Nel 1908 la Società Filarmonica si sciolse e l'amministrazione comunale ritirò gli strumenti musicali. Nel contempo, per iniziativa del parroco, si costituì una banda che prese il nome di "Concerto cattolico S. Cecilia" la cui direzione fu affidata a Bernardo Vicini. Nello stesso anno il complesso si recò a Roma e fu ricevuto dal papa. Con lo scoppio della I guerra mondiale, la banda si sciolse. Nel 1923 si ricostituì la Società Filarmonica con la direzione di Mino Rocchi: il Comune concesse 1000 lire di contributo. A Vicini succedettero i maestri Gerbella, Contini (autore dell'inno Noceto), Libassi, e dopo il II conflitto mondiale Nello Ferri. Il poeta dialettale Giuseppe Perlini nella raccolta Garoi ed nozi ha dedicato a questo complesso un ricordo degli strumentisti del passato. Nel 1975 la banda si è trasformata in una associazione autonoma svincolata dal Comune, il Corpo bandistico "La Noce", con annessa scuola di musica, la cui direzione è stata affidata a Pierino Rivara. Nel 2003 è diretta da Francesco Devodier.
ultimo aggiornamento: 03/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza