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Numero voci: 121.

Tansini Giovanni


  • basso
  • 06/01/1851
  • Piacenza
  • 31/03/1936
  • Piacenza
Giovanni Tansini
Giovanni Tansini - basso (foto Legato Ferrarini)
Indicato a volte come Tanzini, essendo privo di mezzi di fortuna studiò canto al Conservatorio di Milano nella classe di Bartolomeo Prati per merito di un mecenate, il mercante di vino Gregorio Magnani, e si diplomò nell'ago. 1872. Subito, il 27 set. debuttò a Ostiglia nell'Ernani e la sera del 27 nov. ottenne i primi applausi dei concittadini in un concerto di beneficenza al Teatro Municipale. Secondo altre fonti, il debutto sarebbe avvenuto a Lucca negli Ugonotti (Marcello). Ebbe comunque inizio una lunghissima carriera, che si protrasse per piy di 35 anni nei principali teatri italiani e stranieri. Nella stagione di autunno 1874 fu a Voghera nella Jone di Petrella e nella Gemma di Vergy di Donizetti, e nel successivo carnevale fu nella Contessa di Mons di Lauro Rossi al Teatro Regio di Parma, teatro dove fu chiamato anche l'anno successivo per la Dolores di Auteri Manzocchi e nella Lucia di Lammermoor. L'anno seguente, dopo essere stato alla Fenice di Venezia, fu alla Scala di Milano (Il trovatore e L'africana), nella stagione estiva 1876 fu al Teatro Solis di Montevideo (Gli ugonotti, Un ballo in maschera, Rigoletto, La sonnambula, Lucia di Lammermour), per ritornare nel 1878 al Teatro Regio di Parma (Roderico di Spagna di Manlio Bavagnoli e Messa solenne di Rossini), dopo essere stato nel set. a Bassano nel Faust. Nel carnevale 1879-80 fu alla Pergola di Firenze (Barbiere di Siviglia, La Sonnambula, Faust) e nel lug. 1880 a Livorno (Teatro Casino dei Floridi, Norma e Capuleti e Montecchi). Nella stagione di carnevale 1880-81, assieme ad Adalgisa Gabbi, fu al Teatro Tacon di Cuba. Lo troviamo poi al Politeama di Livorno nel lug. 1881 (Il barbiere di Siviglia, Rigoletto) e al Teatro Comunale di Reggio Emilia (1881-82, Faust e Il conte di Chatillon di Niccolò Massa); al Teatro da Paz di Belém in Brasile (lug. 1882, La forza del destino, Linda, Salvator Rosa - diretto dall'autore Carlos Gomes - Ernani, Traviata, Norma, Rigoletto); al Politeama di Piacenza (ott. 1883, Faust); al Teatro Manzoni di Milano (1884, La bella fanciulla di Perth di Bizet e La fata del Nord di Guglielmo Zuelli, vincitrice del concorso indetto dal Teatro illustrato); al Teatro Municipale di Piacenza (carnevale 1885, Roberto il diavolo e I Lombardi); al Teatro Comunale di Gubbio, nella stagione straordinaria per l'inaugurazione della ferrovia Fossato di Vico-Arezzo (mag.1886, Mignon, Faust); al Teatro Verdi di Pavia (lug. 1886, Gli Ugonotti); S. Severino Marche (set. 1886, Il guarany di Gomes); Padova (1886); alla Fenice di Venezia (1887, La Gioconda); a Fabriano, Teatro Gentile (L'Africana, giu. 1887); a Bucarest (1887); a Città del Messico (1888); al Teatro Real di Madrid (carnevale 1889, La forza del destino, Semiramide, Il trovatore, Aida, Mignon); di nuovo all'Avana (1889); a Rosario in Argentina (mag. e giu. 1889); al Teatro Politeama di Palermo (primavera 1890, La Gioconda, Otello); a Tolentino (set. 1890, Mignon); al Teatro Imperiale di Varsavia in Faust e a Mosca (1890); a Odessa (1890-91); a Lisbona (Teatro di S. Carlos, 1891-92: Faust, Linda di Chamounix, Mignon); a Napoli (Teatro di San Carlo, carnevale 1892, Gli Ugonotti) e in Sud America (Rio de Janeiro, Teatro Lyrico, estate-autunno 1892: Gli Ugonotti, La favorita, Condor di Carlos Gomes, Tannhduser, Cristoforo Colombo di Gomes, L'ebrea, L'africana); poi a San Pietroburgo (quaresima), Madrid, Parigi e Montecarlo (1895); a Caracas (autunno 1896 in Aida, Carmen, Faust, Ernani, Mignon); di nuovo in Brasile; ad Ascoli Piceno; a Fabriano (1898) e al Teatro Zizinia di Alessandria d'Egitto (gen. 1899). Nel 1900 fu a Voghera (Lohengrin e Faust); al Teatro Filarmonico di Verona (1901, Tannha|ser); Politeama Genovese (nov. 1902, Rigoletto); inaugurò il Teatro Petruzzelli di Bari (14 feb. 1903, Gli Ugonotti); al Teatro dell'Aquila di Fermo (1904, Il barbiere di Siviglia); al Politeama Marchetti di Macerata (ago. 1904, Il barbiere di Siviglia); al Teatro Reinach di Parma (1909, Il barbiere di Siviglia). L'ultima recita fu probabilmente nel 1909, ancora in un Barbiere, al Teatro Donizetti di Bergamo. Ritiratosi, insegnò canto nei conservatori di musica di Milano e di Genova. Il repertorio fu estesissimo: Ettore De Giovanni, in Studi di musicologia piacentina, contò 77 opere da lui eseguite, mentre un giornale russo scrisse: "Ha le note basse piy forti di quelle del Tamburlini. In quanto poi alle note acute sono potentissime, con molta facilità arriva al sol".
BIBLIOGRAFIA: Alcari; Bologna; Fernandi/Non solo; Ferrari; Geddo; Giovine/Petruzzelli; Leone; Macerata (v. II, pp. 371, 522); Madrid; Maione e Seller; Milano; Moreau (I, p. 524; II, pp. 340, 345, 458, 553); Morau/S. Carlos; Parma; Rabitti; Reggio Emilia; Rosario, v. II; Salgado; Spezzaferri; Venezia;Venturini; Vetro/Reinach; G.N. Vetro. Le voci del Ducato, in G.Pr, 20 mar. 1983; Vicente Salles. Epocas do teatro no Grao-Parà. Belém: UFPA, 1994; Bertazzoni (p.137).
ultimo aggiornamento: 08/06/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza