Succedendo a Cipriano Boselli, fu organista di S. Maria di Campagna di Piacenza dal feb. 1588 al 18 mar. 1593, data in cui rinunciò all'incarico. Il 14 ago. 1607 fu riassunto anche con le mansioni di maestro di cappella, e rimase in servizio fino a tutto il 1624. Senza uno stipendio regolare, aveva l'obbligo di suonare messa e vespero con l'organo in tutte le feste comandate e le altre festività della chiesa; come maestro di cappella era saltuario, in quanto nella chiesa non ne esisteva uno stabile, ma si procedeva alla nomina volta per volta, a seconda delle festività da celebrare. Nel 1622 collaudò il nuovo organo Rangoni. Venne sepolto nella cattedrale. Come compositore godette di una certa notorietà e scrisse musiche d'occasione per gli eventi da commemorare della casa Farnese. Pubblicò 2 libri, ognuno di 24 canzonette di stile gentile e amoroso di poeti ignoti: Il primo libro delle toscanelle a 4 voci (Venezia, 1587) e Il secondo libro delle toscanelle a 4 voci (Venezia, 1591).