È una serata per voce e pianoforte quella che venerdì 28 ottobre alla Casa della Musica a Parma alle ore 20:30 segna il quindicesimo appuntamento della XXXII della rassegna di musica moderna e contemporanea Traiettorie.
Il soprano Alda Caiello e la pianista Maria Grazia Bellocchio accompagnano gli ascoltatori in un viaggio nella rielaborazione moderna di testi musicali e poetici popolari, che la varietà degli autori coinvolti – da Ravel a Berio passando per Bussotti, Di Bari, Mosca, Gervasoni – dimostra essere territorio guardato con molta attenzione dalla ricerca musicale dell’ultimo secolo.
Un’attenzione che è soprattutto volontà di captare espressioni e profondità nascoste: il che vale sia per il Ravel dei quattro «Chants populaires» (1909-1910) sia per il Berio delle «Quattro canzoni popolari» (1946-1947), ma anche per le recenti riletture di canti regionali italiani compiute da Luca Mosca («Tenghe na favecella»), Stefano Gervasoni («Çë m’pe ti zog sod») e Sylvano Bussotti («Bovi bovi dove andate»), fino alle trasfigurazioni in linguaggio contemporaneo di Marco Di Bari su una ninna nanna rinascimentale irlandese trasformata in canto di distanza e lacerazione («(Un)heavenly Lullaby»). Sulla linea del rivestimento stilistico moderno ma totalmente d’autore sono anche le deliziose «Cinco canciones negras» (1945) del catalano Xavier Montsalvatge, testi poetici latinoamericani contemporanei riletti attraverso ritmi caraibici e jazz.
Nel programma anche due passaggi per pianoforte solo: le «Five Stanzas for a Love Song» (2016) del triestino Fabio Nieder ispirate alla pittura di Vito Timmel e sette miniature da «Játékok» di György Kurtág.
Il soprano Alda Caiello, diplomata in pianoforte e canto al Conservatorio di Perugia, è ormai una delle presenze stabili nell’interpretazione del mondo vocale contemporaneo, ha cantato con i maggiori direttori e nei più prestigiosi festival europei, ma senz’altro rilevante è l’essere stata scelta nel 2000 da Luciano Berio per l’interpretazione delle «Folk Songs» con l’Orchestra Verdi di Milano. Ha partecipato alla colonna sonora del film «Cantando dietro i paraventi» di Ermanno Olmi (brani di Fabio Vacchi) e ha eseguito molte prime assolute: «La philosophie dans le labyrinth» di Aureliano Cattaneo, «Lo specchio magico» di Fabio Vacchi, «Medea», «Pietra di diaspro», «Tenebrae» e «La Passione secondo Matteo» di Adriano Guarnieri, «Twice Through the Heart» di Mark-Anthony Turnage, «Dialoghi in lontananza» di Andrea Portera, i «Galgenlieder» di Sofia Gubaidulina, «America» di Thomas Adés. Ha cantato in «Perseo e Andromeda» di Sciarrino, nel ciclo «Harawi» di Messiaen e in «Prometeo» di Nono al Teatro Farnese di Parma nel 2017.
Maria Grazia Bellocchio, diplomata in pianoforte al Conservatorio di Milano, suona regolarmente per le maggiori istituzioni concertistiche italiane e straniere ed è stata invitata a far parte dell’Orchestra Schleswig-Holstein Music Festival diretta da Leonard Bernstein. Ha collaborato in formazioni da camera con svariati interpreti fra cui Rocco Filippini, Elizabeth Norberg-Schulz, Salvatore Accardo, Bruno Giuranna, suona in duo pianistico con Stefania Redaelli e collabora con Divertimento Ensemble. Ha registrato brani di Maderna, Castagnoli, Gorli, Donatoni, Gervasoni, Fedele. Insegna pianoforte all’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Donizetti” di Bergamo e tiene corsi di perfezionamento pianistico dedicati al repertorio classico e contemporaneo.
Alda Caiello, soprano
Maria Grazia Bellocchio, pianoforte
Maurice Ravel (1875-1937)
«Chants populaires» (1909-1910)
per soprano e pianoforte
Fabio Nieder (1957)
«Five Stanzas for a Love Song» (2016)
per pianoforte
Xavier Montsalvatge (1912-2002)
«Cinco canciones negras» (1945)
per soprano e pianoforte
Marco Di Bari (1958)
«(Un)heavenly Lullaby» (1997-2001)
per soprano e pianoforte
Luca Mosca (1957)
«Tenghe na favecella» (2011)
per soprano e pianoforte
Sylvano Bussotti (1931-2021)
«Bovi Bovi dove andate» (2011)
per soprano e pianoforte
Stefano Gervasoni (1962)
da «Tre canzoni popolari» (2011-2014)
1. Çë m’pe ti zog sod
per soprano e pianoforte
György Kurtág (1926)
da «Játékok» (1973-2021)
9. Pen Drawing, Valediction to Erzsébet Schaár (Vol. III)
22. …eine Blume für Ulrike Schuster (Vol. VII)
2. Play with Infinity (Vol. III)
22. Fanfare to Judit Maros’ wedding (Vol. V)
30. Doina (Vol. VI)
17. Hommage à Berényi Ferenc 70 (Vol. VII)
36. Ligatura Y (Vol. VI)
per pianoforte
Luciano Berio (1925-2003)
«Quattro canzoni popolari» (1946-1947)
per soprano e pianoforte
La realizzazione di Traiettorie, partner di Italiafestival, è possibile grazie al sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, Casa della Musica di Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Università degli Studi di Parma, Fondazione “A. Toscanini”, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Chiesi Farmaceutici, Fondazione Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Symbolic, Hotel Sina Maria Luigia, MACROCOOP – Servizi per la comunicazione. Rinnovata anche la collaborazione con Rai Radio3 e Magazzini Sonori come media partner.