La Casa della Musica ospita tre incontri gratuiti, a cura dello storico della musica e specialista verdiano Giuseppe Martini e di A.E.R.C.O – Associazione Emiliano – Romagnola Cori, durante i quali verranno commentati musicalmente tre temi delle produzioni operistiche verdiane, accompagnati dal coro Renata Tebaldi, diretto dal maestro Carmelo Bongiovanni, che intonerà arie del Maestro.
Tre pomeriggi per esplorare il ruolo dei cori nella musica di Giuseppe Verdi, e scoprire che non sono solo la voce del popolo. I rapporti dei singoli con il potere politico e con la dimensione religiosa, a cui sono dedicati i primi due concerti, s’intrecciano infatti a formare una visione della vita che spesso mostra punti di contatto con quella personale di Verdi e trova solo un’apparente soluzione in quei momenti teatrali di rilassatezza e armonia del vivere insieme che saranno argomento dell’ultimo incontro. I pezzi proposti dal Coro Tebaldi e da alcuni solisti sono stati scelti da Giuseppe Martini, che ne illustrerà i legami tracciando progressivamente lungo i tre incontri un’interpretazione generale di questa grande commedia umana disegnata dal teatro di Verdi.
Il primo incontro, venerdì 26 gennaio, verterà sul tema della politica. Per Verdi la dimensione politica non era legata soltanto all'unità della nazione, ma il passaggio fondamentale per garantire quei valori civili e di mutuo sostegno, senza i quali non è possibile affrontare le difficoltà della vita. Gran parte delle sue opere sono orientate a questa visione della realtà, in cui la politica non è solo esercizio del potere, ma una manifestazione del dialogo continuo fra valori materiali e spirituali, fra libertà dell'individuo e della collettività.
Dopo aver affrontato il tema della politica nella musica e nel pensiero di Giuseppe Verdi, il secondo appuntamento musicale, fissato per venerdì 23 febbraio, tocca questa volta quello della dimensione religiosa, con tre brani eseguiti dal Coro "Renata Tebaldi" e tre per solisti. Solitamente ritenuto distante da manifestazioni di fede, Verdi era consapevole della solitudine dell'essere umano nella realtà: è un pensiero che trova una costante conferma in molti momenti del teatro verdiano, nei quali non è mai estranea la manifestazione della spiritualità ma al contempo anche il continuo rovello del dubbio di fronte all'infelicità che segna la vita terrena, a cui solo una la reciproca solidarietà può portare un conforto.
È nella vita quotidiana che si annidano i contrasti e i drammi dei sentimenti, e si rivela il luogo che ogni personaggio ambisce a occupare nel mondo. Verdi sapeva benissimo che quello è il regno delle illusioni, delle proiezioni dei desideri, delle aspirazioni, mascherate dietro un’apparenza di felicità. Ecco perché si è deciso di chiamare “divertimenti” i brani per coro e per solisti intorno ai quali si dipana il percorso dell’ultimo dei tre incontri, fissato per venerdì 5 aprile. Sono momenti frequenti, spesso fra i preferiti dal pubblico, ma proprio perché non si presentano in chiave drammatica non si deve correre il rischio di sottovalutarli. Grazie al supporto di esecuzioni dal vivo da Ernani, Rigoletto, Il trovatore e La traviata eseguiti dal Coro “Renata Tebaldi” e dal tenore Federico Bonghi con accompagnamento pianistico di Serena Fava, a illustrarli sarà anche questa volta Giuseppe Martini, che attirerà l’attenzione sulle modalità musicali con cui sono espressi e sul loro ruolo drammaturgico e concettuale, completando così, insieme ai due precedenti incontri su politica e religione, il ritratto sull’idea della realtà che emerge dalle opere di Verdi.
Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 18.