La Casa del Suono ha ospitato la presentazione alla città della preziosa donazione dell'Orchestra d'archi del Maestro Renato Scrollavezza. Una donazione unica e di gran pregio che gli eredi hanno voluto donare al Comune di Parma.
L’Orchestra da Camera, realizzata tra il 1981 e il 1984 dal Maestro Renato Scrollavezza, è stata presentata alla cittadinanza in conferenza stampa alla presenza dell’assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra e delle eredi del Maestro venuto a mancare due anni fa.
“La città di Parma è grata alla famiglia Scrollavezza per questa donazione così preziosa che onora la memoria di una figura unica come quella di Renato Scrollavezza. Casa del Suono si arricchisce di strumenti che permetteranno ai visitatori di comprendere ancora più nel profondo che cosa significa pensare e costruire il suono, all'incrocio tra la sapienza artigiana e l'ispirazione dell'arte. Ora sta a noi promuovere insieme alla famiglia la conoscenza di questo patrimonio culturale” ha commentato l’assessore Guerra.
Undici strumenti ad arco (sei violini, due viole, due violoncelli e un contrabbasso), progettati e costruiti dal Maestro unicamente per essere suonati all’unisono, in un’unità progettuale, di scelta dei materiali, stile e concezione sonora che assai di rado è stata sperimentata nella storia della liuteria.
L’Orchestra sarà inserita nel percorso espositivo del Museo Casa del Suono, in modo armonico e complementare al patrimonio già presente, rappresentando un valore aggiunto di indubbio interesse per i visitatori del museo, dal momento che l’orchestra rappresenta un esempio di liuteria unica nel suo genere, e propone spunti di interesse didattico legati alla produzione del suono di alto valore scientifico.
La presentazione è stata arricchita da un momento musicale a cura del Quartetto Scrollavezza di Tomaso Valdinoci (Michelangelo Cagnetta e Mariella Sanvito, violini; Luca Maggioni, viola; Daniele Bogni, violoncello).
Alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso, il maestro Tomaso Valdinoci, (1911-1978), celebre prima viola del Teatro alla Scala di Milano, nonché uno dei membri costituenti il primo Quartetto dell'omonimo teatro, commissiona all’importante liutaio parmense Renato Scrollavezza la costruzione di un intero quartetto d'archi.
I quattro strumenti vengono terminati nel 1970 e Scrollavezza li battezza col nome Arturo Toscanini.
Nel 2016 Luca Maggioni, violista nipote ed allievo del Maestro Tomaso Valdinoci, costituisce e fonda il Quartetto Scrollavezza di Tomaso Valdinoci©.
Lo scopo sarà quello di valorizzare gli strumenti del liutaio parmense e onorare la memoria del maestro Valdinoci, che dedicò un’intera carriera al repertorio cameristico.