Il 29 maggio scorso è passato in sordina il primo centenario della nascita di una delle maggiori figure della musica del secondo dopoguerra, Iannis Xenakis, ma non per Traiettorie: la rassegna di musica moderna e contemporanea ha previsto infatti nel cartellone di quest’anno – martedì 20 settembre alle ore 20:30 – un omaggio al compositore greco con l’esecuzione integrale di uno dei suoi monumenti sonori, «Pléïades» (1978), affidata alle percussioni di Ensemble Prometeo (Simone Beneventi, Carlota Cáceres, Lorenzo Colombo, Gabriele Genta, Matteo Savio, Marta Soggetti) sotto la direzione di Marco Angius. Costituito nel 2009 in seno alla Fondazione Prometeo, che promuove e organizza Traiettorie, Ensemble Prometeo raduna strumentisti specializzati nella sonorità contemporanea e si caratterizza per la sua estrema elasticità di composizione e di vocazione estetica, in grado di affrontare tutte le varietà del pensiero musicale di oggi.
Ed è questo anche il primo dei tre concerti di Traiettorie 2022 a essere ospitato a Teatro Farnese (gli altri sono in programma il 7 e il 12 ottobre), confermando una lunga tradizione che lega da anni la rassegna all’aula teatrale seicentesca e al Complesso Monumentale della Pilotta che la ospita, in un simbolico legame mai interrotto fra passato e contemporaneità.
Con i quarantacinque minuti di «Pléïades», Xenakis ha creato una delle manifestazioni più coinvolgenti del suo mondo musicale e, attraverso la continuità con la realtà empirica e una salda costruzione matematica, fra i primi nel secondo dopoguerra, si è assunto il compito di aprire la strada a una nuova estetica di ascolto in grado di rinunciare alle disposizioni sonore tradizionali e di attivare relazioni con l’architettura, la fisica, il pensiero greco classico, e in cui si rispecchiano le acquisizioni scientifiche ma anche le contraddizioni e le catastrofi della modernità. Nel caso di «Pléïades», la simmetria di tempi, timbri, densità, velocità e silenzi viene continuamente manipolata fino a creare addensamenti caotici, nuvole sonore, accompagnando l’ascoltatore a una nuova conoscenza della realtà e delle sue conseguenze.
A completare questa serata che si configura così come un vero tributo alle percussioni novecentesche, Ensemble Prometeo aggiunge l’esecuzione di «TUNE» (1965) di Mario Bertoncini, per piatti sospesi amplificati e spazializzati, uno dei pezzi più rappresentativi del compositore romano scomparso nel 2019 e della ricerca tutta italiana, maturata fra anni Sessanta e Settanta intorno a Goffredo Petrassi, sul rapporto fra suono e gesto, sullo spazio come luogo della trasformazione timbrica e fisica del suono, sulla corrosione del rapporto fra spazio e tempo.
La realizzazione di Traiettorie, partner di Italiafestival, è possibile grazie al sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia- Romagna, Comune di Parma, Casa della Musica di Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Università degli Studi di Parma, Fondazione “A. Toscanini”, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Chiesi Farmaceutici, Fondazione Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Symbolic, Hotel Sina Maria Luigia, MACROCOOP – Servizi per la comunicazione. Rinnovata anche la collaborazione con Rai Radio3 e Magazzini Sonori come media partner.