Con il pianista olandese Erik Bertsch si chiude giovedì 1° luglio alle ore 20:30 nella Sala dei Concerti della Casa della Musica a Parma la prima parte del cartellone 2021 di «Traiettorie», cominciata esattamente un mese prima e che con questo avrà offerto i primi quattro dei suoi undici concerti.
La rassegna di musica moderna e contemporanea ideata e diretta da Martino Traversa e organizzata da Fondazione Prometeo, giunta alla sua XXXI edizione, offre quest’anno una presenza costante di musica statunitense in quasi tutti i concerti, e anche il programma di Bertsch si adegua a questo spirito con un brano di Elliott Carter e due di Morton Feldman. Il suono come entità in sé e per sé, tutto chiuso nella sua esperienza materiale e acustica, è la non facile poesia dei brevi «Vertical Thoughts» e «Piano Piaces» (1963), così diversa dalle ultime creazioni di Elliott Carter, che nel 2007 a novantanove anni sfida la memoria musicale inconscia dell’ascoltatore nei sottili e sotterranei rimandi dei due deliziosi «Thoughts About the Piano».
Ma di certo la risonanza ottenuta abbassando il pedale che libera la vibrazione delle corde del pianoforte è l’effetto che caratterizza le esplorazioni di questo concerto. Al mondo di Feldman si richiama infatti senz’altro l’apertura di serata con un pezzo ormai classico dello Spettralismo «Territoires de l’oubli» (1977) di Tristan Murail, tutto giocato sulle risonanze del pianoforte come se i suoni fossero una trama impalpabile, mentre in chiusura si colloca una creazione del tutto diversa, che punta alla semplicità ma non alla banalità, attenta all’effetto sonoro infinitesimale, calcolata al dettaglio e perciò di difficilissima esecuzione come le «Miniature estrose» (1991-2001) di Marco Stroppa, di cui Bertsch ha eseguito l’integrale per la prima volta in Italia e dalle quali eseguirà in questa occasione tre brani dal primo libro.
Erik Bertsch, nato nel 1987, diplomato in pianoforte solista al Conservatorio di Firenze e perfezionato con Enrico Pace all’Accademia di Musica di Pinerolo e con Alexander Lonquich all’Accademia Chigiana di Siena, ha da sempre una propensione per il repertorio contemporaneo, che gli ha tra l’altro aperto collaborazioni con compositori come Ivan Fedele e Alessandro Solbiati.
La realizzazione di «Traiettorie», partner di Italiafestival, è possibile grazie al contributo del Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Chiesi Farmaceutici, Symbolic e la collaborazione del Complesso Monumentale della Pilotta, Casa della Musica di Parma, Fondazione “A. Toscanini”, Fondazione Teatro Due, Università degli Studi di Parma, Sina Hotel Palace Maria Luigia. Rinnovata anche la media partnership con Rai Radio3 e Magazzini Sonori.