La video installazione EXTERNAL LANDSCAPE dell’artista e fotografo parmigiano Matteo Mezzadri riprende un gesto molto semplice, compiuto innumerevoli volte: attraversare il paesaggio, a piedi, esplorando lo spazio con il corpo, la mente e la videocamera.
EXTERNAL LANDSCAPE è un progetto realizzato in Islanda nel 2010 durante un viaggio in cui l’artista ha circumnavigato l’intera isola in senso orario. La circolarità, non a caso, è un elemento che permea l’intera mostra. Il lavoro è stato esposto in musei pubblici e gallerie private, ma per la prima volta, grazie allo spazio espositivo della Casa del Suono e alle sofisticate strumentazioni tecniche di cui è dotato, il progetto viene presentato nella sua interezza ed esattamente come era stato concepito fin dalla sua ideazione.
La videocamera si sofferma sulla pelle esterna del paesaggio, apre l’obiettivo sulle lande sconfinate dell’Islanda o ne cattura dettagli più ravvicinati, restituendone complessivamente una visione d’insieme nella proiezione a due canali che associa le immagini a campo largo alle texture dell’ecosistema ambientale (roccia, terra, lava, erba e mare). Centrale è la figura dell’uomo immerso nel paesaggio che ne diventa quasi metro di misura e percezione mentre lo attraversa.
La video installazione sonora si arricchisce di alcuni scatti fotografici le cui tematiche sono legate alla salvaguardia del fragile ecosistema del pianeta.
MATTEO MEZZADRI
Matteo Mezzadri (Parma, 1973) fonda il suo primo studio di fotografia nel 2009 e, nello stesso anno, grazie a una collaborazione col gruppo Zimmerfrei e una residenza a New York, si avvicina alla videoarte per lui strumento imprescindibile.
Nel 2012 inizia la serie fotografica intitolata “Le Città minime”, lavoro esposto al MIA di Milano e poi in numerose gallerie, musei e rassegne in Italia e all’estero, come la prestigiosa European Month of Photography di Bratislava nel 2014. La serie fotografica riceve diversi premi e riconoscimenti tra i quali il Sony World Photography Awards della WPO di Londra. Nel 2016 viene invitato a realizzare la prima installazione monumentale delle “Città minime” presso La Casa del Mantegna (MN). Sempre al 2016 partecipa all’edizione italiana della Biennale Italia-Cina, presso l’Arca di Vercelli e, successivamente, all’edizione cinese della stessa biennale presso il Plastic Cultural Park di Pechino.
A cura di Chiara Canali e Camilla Mineo