Ogni settimana sul pianoforte della Casa della Musica quattro libri in bella mostra da poter prendere subito in prestito: dalle ultime acquisizioni ai classici da riscoprire, dai saggi passati in sordina alle letture per i più piccini. Filo conduttore: la Musica!
I volumi proposti potranno esser prenotati telefonicamente al numero 0521.031174, negli orari di apertura al pubblico, oppure scrivendo all'indirizzo biblioteca@lacasadellamusica.it
L'Africa e il blues
di Gerhard Kubik
Con rigore scientifico ma con una chiarezza accessibile anche all'appassionato, questo libro propone una teoria assolutamente nuova sulle blue notes e sulla loro origine. Ricostruendo quali tratti musicali provengano dall'Africa e quali mutazioni e fusioni siano occorse in America, Kubik antropologo culturale e etnomusicologo - mostra come la tradizione afroamericana che chiamiamo 'blues' sia effettivamente un fenomeno musicale appartenente al mondo culturale africano. Per oltre quaranta anni egli ha ricostruito le genealogie remote delle culture musicali africane in numerosi paesi dell'Africa, in Brasile, Venezuela e negli Stati Uniti. Con L'Africa e il blues la sua ampia mappa chiude il cerchio nel momento in cui l'autore scopre che il blues è 'tornato a casa' ad arricchire il suono africano contemporaneo. La vicenda narrata da Kubik è l'affascinante storia genealogica di una musica che oggi pervade il mondo.
Dalida. Andarsene sognando
di Tony Di Corcia
“Ho attraversato la vita senza guardarla. So cos’è la mia vita. Il pubblico è mio marito. Le canzoni sono i miei figli”. Pochi artisti hanno intrecciato vita e arte quanto Dalida. Nella sua musica sono confluiti i tormenti, le inquietudini, le più dolorose esperienze private. Un personaggio capace di eccezionali contrasti, che l'hanno fatta diventare un'icona trasversale: icona gay e icona dolente, icona intellettuale e icona pop. L'aspetto più interessante legato alla sua produzione è quello suggerito dalle parole delle sue canzoni di maggiore successo: una continua condivisione del male di vivere che ha venato tutta la sua esistenza, e un annuncio costante di quel gesto fatale che le ha messo fine nel 1987. La sua musica, sotto questa ottica, si conferma la sua più fedele autobiografia.
Il Settecento. L'Opera: storia, teatro, regia
di Elvio Giudici
Don Giovanni spacciatore a Harlem. La Contessa d'Almaviva che lascia intendere il suo suicidio, privando Le nozze di Figaro del suo lieto fine. Un teatro d'opera vivo, che parla a noi, qui e ora: è questo il grande obiettivo a cui sempre più registi si rivolgono, decisi a restituire al melodramma il ruolo che è sempre stato suo, quello di interprete privilegiato della contemporaneità. E il Settecento, il secolo di Wolfgang Amadeus Mozart, un secolo di balli di corte e rivoluzioni, è una lente formidabile per osservare relazioni personali, giochi di potere privati e pubblici, amori e odi. Ieri come oggi. Riposte in soffitta le parrucche incipriate, le galanterie, l'eleganza anglo-viennese che avevano paralizzato l'opera fino agli anni ottanta, anche Mozart rivive. Ce lo ha dimostrato Peter Sellars, con il suo Don Giovanni newyorkese, scoprendo tutta la violenza che soggiace a questo capolavoro e alla nostra umanità. Elvio Giudici instaura un dialogo serrato con il lettore: lo guida sui più grandi palcoscenici del mondo; lo porta dietro le quinte per interrogare le scelte di registi, cantanti, direttori, tecnici; e gli affida questo volume - il secondo di una monumentale storia dell'opera lirica -, in cui, con la passione caparbia e l'eleganza che da sempre sono i suoi tratti più riconoscibili, racconta come l'opera del Settecento possa trasformarsi, non diversamente dal teatro classico o da quello elisabettiano, in specchio universale dell'umanità.
Quando il tamburo creò il mondo. Conoscere, costruire, suonare gli strumenti musicali africani
di Vittorio Franchini
Un invito a conoscere e a costruire diversi strumenti musicali attraversando, come in un viaggio, le straordinarie storie che li riguardano. Un libro che unisce lettura e pratica, per comprendere il significato spirituale e sociale della musica in Africa. Utilizza la musica e gli strumenti musicali per ampliare in modo originale le conoscenze dei ragazzi, rappresentando un valido supporto per introdurre nella scuola percorsi di intercultura.