Dopo un secolo dalla sua nascita, il disco di plastica che porta incisa la traccia delle vibrazioni sonore conclude la sua storia. Nel corso degli anni Ottanta, si assiste infatti alla rapida sostituzione del vecchio disco con un supporto del tutto nuovo, il Compact Disc, che adotta un sistema di memorizzazione ottica, invece di quella meccanica, e, soprattutto, una rivoluzionaria modalità di registrazione basata sulla tecnologia digitale, invece di quella analogica. Il nuovo sistema, in realtà, non è legato a un solo tipo di supporto: per sua natura, il suono digitalizzato, come ogni informazione digitale, è memorizzabile su supporti ottici e su supporti magnetici, e può essere trasmesso utilizzando la rete telefonica. In questo modo, come ovvia conclusione di un processo durato più cent’anni, le funzioni legate alla riproduzione e alla trasmissione del suono, un tempo riservate ad ambiti ristretti e separati, sono ora realmente a disposizione di tutti.