Per la prima volta nella rassegna di musica moderna e contemporanea Traiettorie arriva il 19 ottobre alle ore 20:30 alla Casa della Musica di Parma L’arsenale Ensemble, gruppo fondato nel 2005 a Treviso da giovani musicisti e compositori sotto la direzione artistico-musicale di Filippo Perocco.
Il progetto artistico dell’ensemble si basa su una forte commistione fra composizione ed esecuzione, il che significa spazio a commissioni a giovani compositori e stretta collaborazione con altre istituzioni, sollecitando indagini musicali sulla particolarità timbrica dell’organico (sassofono, chitarra, pianoforte, fisarmonica, voce, elettronica). Oltre all’attività concertistica nelle principali istituzioni e festival musicali, l’ensemble organizza a Treviso una propria rassegna, L’arsenale_Nuova Musica, che comprende anche seminari, masterclass e un concorso di composizione. Nel 2011 e 2012 ha ricevuto il Grant-in-Aid della Ernst von Siemens Music Foundation.
In questa chiave L’arsenale (Ilario Morciano, sassofono; Carlo Siega, chitarra elettrica; Igor Zobin, fisarmonica; Roberto Durante, pianoforte; Livia Rado, soprano e Filippo Perocco alla direzione) presenta a Traiettorie un programma in gran parte italiano e di recentissima produzione, fra 2014 e 2018, giusto l’omaggio di questa edizione alla musica contemporanea del nostro Paese, in cui il filo conduttore può essere un senso fortissimo della spiritualità, del sentimento, dell’espressione emozionale, ma anche della carnalità e della materia.
In questo senso ecco l’evocazione dell’assenza – il testo è di Nerval – in «Rizoma I» (2016) di Stefano Pierini per soprano, sassofono, fisarmonica, chitarra elettrica, pianoforte ed elettronica; ma ci sono anche l’immedesimazione più sensuale con il testo poetico: i versi di Jolanda Insana in «Assetata ancora» (2015) di Giuliano Bracci per soprano, sassofono, fisarmonica, chitarra elettrica e pianoforte, e quelli di Zanzotto in «di questo» (2015) di Silvia Borzelli per soprano, sassofono, fisarmonica, chitarra elettrica, pianoforte. A questi tre pezzi, commissione dell’arsenale, si aggiungono il viaggio onirico di «Velo» (2014) di Filippo Perocco per soprano, sassofono, chitarra elettrica, fisarmonica, pianoforte e risonatore, nato come pezzo per il film muto «Nosferatu» di Mornau; e la religiosità tormentata di «Pater noster» (2018) di Marco Quagliarini per soprano e fisarmonica.
Uniche eccezioni – di nazionalità ma non di spirito – a questa squadra di fresche composizioni italiane sono un altro pezzo nato da una collaborazione di L’arsenale, «Susurro» (2013) per soprano ed elettronica del peruviano Juan Arroyo, che allude all’afasia della tristezza; e «De profundis» (1978) di una delle compositrici più rilevanti del dopoguerra, Sofia Gubaidulina, dal quale emerge la carica religiosa ed etica che Gubaidulina ha sempre opposto all’ideologia sovietica: la fisarmonica da rumore sordo e percussivo si fa lentamente più chiara fino a spaziare nelle regioni più acute del suono e della luce.
La realizzazione di Traiettorie, partner di Italiafestival, è possibile grazie al sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma, Casa della Musica di Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Università degli Studi di Parma, Fondazione “A. Toscanini”, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Chiesi Farmaceutici, Fondazione Nuovi Mecenati - Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Symbolic, Hotel Sina Maria Luigia, MACROCOOP – Servizi per la comunicazione. Rinnovata anche la collaborazione con Rai Radio3 e Magazzini Sonori come media partner.