È forse il pianista più anticonvenzionale in circolazione: non gli piace separare il pubblico e l’interprete, ha suonato per dodici ore di fila, lo ha fatto in una favela e in un campo nomadi, lo infastidiscono le rigidità dei concerti, eppure è capace di suonare Liszt fino diventare fra i dieci migliori interpreti lisztiani del 2015 per il «New York Times». Marino Formenti da Cernusco Lombardone, sessant’anni, arriva per la seconda volta a «Traiettorie» dopo il concerto del novembre 2017 quando suonò proprio pezzi di Liszt alternandoli a brani contemporanei, in mezzo al pubblico seduto non solo sulle sedie ma su cuscini intorno al pianoforte.
Questa volta alla rassegna di musica moderna e contemporanea organizzata da Fondazione Prometeo torna martedì 4 novembre alle ore 20.30 al Ridotto del Teatro Regio di Parma con un programma quasi a sorpresa intitolato «Kurtág’s ghost. Music is memory». Quasi a sorpresa perché gli autori che verranno suonati, oltre ovviamente a György Kurtág, sono Chopin, Schubert, Domenico Scarlatti, Johann Sebastian Bach, Schumann, Béla Bartók e il medievalissimo Guillaume de Machaut, ma quali pezzi verranno suonati il pubblico li scoprirà lì per lì, quando lentamente ricostruirà il filo occulto che lega la musica del quasi centenario Kurtág con un universo di suoni che attraversa sette secoli di civiltà. Kurtág come filo conduttore, il resto che gli gira intorno, come fantasmi che riecheggiano nella sua musica.
Un viaggio nella memoria, dunque: omaggi, risonanze, gesti sonori allusivi, dialoghi sotterranei che sembrano scavallare indenni le epoche, poiché nessuna opera d’arte può considerarsi completamente autonoma e tutte possiedono qualcosa di qualcun’altra. È il desiderio di ritrovare qualcosa di primordiale nella musica, qualcosa che unisce le distanze, qualcosa che si ritrova nella musica in sé ma soprattutto in chi l’ascolta, e chi l’ascolta ne fa ciò che vuole: che è una cosa profondamente contemporanea.
La realizzazione di «Traiettorie», partner di Italiafestival, è possibile grazie al sostegno di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma - Casa della Musica, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Gruppo Chiesi, Fondazione Teatro Regio, Università degli Studi di Parma, Sina Hotel Palace Maria Luigia. Anche per quest’anno Rai Radio3 si riconferma media partner della rassegna.