Musica, cibo per l'anima! #173. Disponibile da lunedì 5 febbraio

Un viaggio dai Preludi di Chopin al musica pop dei Coldplay e, per i più piccoli, pennelli e colori canterini

Musica 173

Questa settimana i bibliotecari di Casa della Musica propongono al proprio pubblico la seguente selezione:

 

Proposta 1: 24 Préludes op. 28 di Chopin

Invito all’ascolto

  • Il mistero dei Preludi di Chopin / Anatole Leikin

    La raccolta dei ventiquattro "Preludi op. 28" di Chopin è uno dei più celebri capolavori della letteratura pianistica, ma la sua natura e il suo significato sono rimasti fino a oggi misteriosi. Chopin compose i "Preludi" nel 1838 a Maiorca, quando per sfuggire al clima di Parigi e alla curiosità morbosa che suscitava la sua relazione con la scrittrice George Sand, si trasferì sull'isola in compagnia della donna. Ma dopo poche settimane felici il compositore si ammalò, e i medici lo scoprirono affetto da una grave forma di tubercolosi, predicendogli una fine imminente. Chopin si trasferì per le cure in una stanza dell'antico convento di Valldemossa e lì intraprese la composizione dei "Preludi". In questo libro, uno dei massimi studiosi di Chopin al mondo sottopone la raccolta a un'indagine serrata sotto ogni aspetto: da quello storico a quello formale, a quello letterario. Il risultato è al tempo stesso appassionante e sconcertante. Leikin mette in luce tutta una serie di ricorrenze e di temi nascosti che passano da un brano all'altro creando una finora sconosciuta unitarietà, dimostrando come l'intera raccolta sia una sorta di vasta meditazione sui temi della morte, del gotico e delle rovine. Un libro che getta nuova luce sulla personalità di Chopin e su una delle sue più affascinanti creazioni.

  • 24 Préludes op. 28 / Frédéric Chopin; Vladimir Ashkenazy, pianoforte (CD)

     

Proposta 2: Coldplay

La storia di un successo mondiale

  • Viva Coldplay / Fabrizio Sandrini

    Ricco di retroscena, interviste, aneddoti, preziose recensioni e con il racconto dei più spettacolari concerti, "Viva Coldplay" è il viaggio definitivo alla scoperta dell'interiorità di Chris e della band, fra show leggendari, rapporti sentimentali paparazzati, impegno sociale, critiche, accuse di plagio, fan adoranti e una quantità esorbitante di dischi venduti. La prima biografia completa dei Coldplay.

  • Live 2003 / Coldplay (CD)

  • X & Y / Coldplay (CD)

  • Viva la vida, or Death and all his friends; Prospekt's march EP / Coldplay (CD)

 

Proposta 3: Note colorate (per i bambini)

Quando la musica incontra la pittura 

  • Nel suono giallo di Kandinsky / Paola Franceschini

    Per Kandinsky, i colori non erano solamente belli da vedere, ma corrispondevano a suoni, a vibrazioni, a musiche: insomma, erano un'esperienza a 360°! È questa una delle scoperte che fa Erri, il nostro insaziabile curioso d'arte, mentre si aggira nei luoghi preferiti dal pittore, con tante domande e un mistero da risolvere…

  • Inseguendo Degas / scritto e illustrato da Eva Montanari

    Cosa succede se una giovane ballerina scambia la sua borsa con quella di un celebre pittore? In una corsa contro il tempo, "Inseguendo Degas" ci porta in un viaggio fantastico tra colori, personaggi e sensazioni dell'Impressionismo.

 

Libri della settimana: ultimi arrivi, classici e riscoperte

Novità in biblioteca

Musica: una storia sovversiva

di Ted Gioia

Non c'è storia ufficiale della musica che non cancelli regolarmente dalle proprie cronache ogni traccia di outsider e ribelli: i reali protagonisti che danno vita alle rivoluzioni musicali. In questo libro, Ted Gioia fa una straordinaria operazione di rovesciamento intellettuale, rivendicando il peso giocato in ogni importante innovazione musicale da tutti coloro che sono ai margini della società. Qui si racconta così una storia della musica lunga quattromila anni, una vicenda che ha profondi legami con la sessualità, la magia, la trance, lo sciamanesimo, la guarigione, il controllo sociale, i conflitti generazionali, i disordini politici, persino la violenza e l'omicidio. Dai primi strumenti recuperati dai corni degli animali o dall'arco dei cacciatori fino alle neuroscienze, l'autore mette in evidenza aspetti poco noti della storia musicale. Per esempio che, a lungo, le percussioni sono state una prerogativa solo femminile, finché il loro uso in campo militare non divenne prevalente. Ted Gioia ci racconta anche come avveniva la trasmissione dei canti tra gli antichi aedi greci, e quanto i trovatori francesi medievali nella loro ispirazione e nello stile delle loro canzoni siano stati debitori dei girovaghi ispano-arabi. Per non parlare di quanto la storia d'amore celtica di Tristano e Isotta riecheggiasse l'epopea d'amore persiana di Vis e Ramin, e poi Mozart e Beethoven, sempre così consapevolmente sovversivi. E ancora gli schiavi e i loro discendenti che hanno continuamente reinventato la musica, dal ragtime al blues, dal jazz al R&B, e infine al soul e all'hip hop. Musica: una storia sovversiva è una lettura essenziale per chiunque sia interessato alla musica e al suo significato storico e sociale, da Saffo ai Sex Pistols, fino a Spotify.

 

Un libro per piccoli lettori

Una zuppa di sasso

di Anaïs Vaugelade

È notte. È inverno. Un vecchio lupo cerca ospitalità nel villaggio degli animali per cucinare una zuppa di sasso. Finirà con una grande cena con tutti gli animali, curiosi di conoscere un lupo dal vero. Un QR code stampato sul libro consente di ascoltare la fiaba con le musiche di Edvard Grieg.

Età di lettura: da 4 anni

 

Libri monografici a tema musicale focalizzati su un autore, un gruppo, un’epoca

The Red Crayola: la tempesta perfetta

di Stefano I. Bianchi

“La International Artists non faceva pubblicità. Non c’erano foto della band. Non ci fu promozione. Facemmo di necessità virtù. Fu l’inizio dell’alternative rock.” (Mayo Thompson, cantante e chitarrista dei Crayola). Nessuno come i Crayola seppe mescolare musica alta e bassa, atta e inetta, utile e gratuita come fossero la stessa identica cosa (cioè senza porsi il problema di cosa fossero) e utilizzando l’amatorialità dei suoni prodotti come un’arma estetica. È su queste basi che le leggende sui loro concerti si sprecano; per fare un po’ di colore: una volta, a Berkeley, il proprietario del locale in cui suonavano allungò ai musicisti dieci dollari per farli smettere dopo solo un quarto d’ora perché il locale si era svuotato (e loro, naturalmente, accettarono); in pressoché tutte le occasioni i Crayola si presentavano sul palco con pietre, rasoi e altri oggetti contundenti che venivano utilizzati per fare il maggior caos possibile, spesso col supporto di numerosi e più o meno occasionali ‘collaboratori’; in molti casi finiva che il club ospitante si rifiutasse di ospitarli di nuovo. Nessuno prima di loro si era mosso con così poca cautela, così poco calcolo e così tanto disinteresse per i riscontri ‘commerciali’ che potevano sortire le loro performance. Certi eccessi, per alcuni considerabili come provocazioni pre-punk (per altri invece sono le provocazioni punk a dover essere considerate post-sixties), non sono però il tratto peculiare della vicenda del gruppo, anche se, obtorto collo, sono finiti per apparire tali. Non c’era mai, nelle loro azioni di disturbo, quella volontà di épater les bourgeois che era tipica delle formazioni rock dell’epoca (il cui fine restava comunque farsi conoscere) e dalla quale non furono immuni neppure i Velvet, Zappa e Beefheart. C’era piuttosto la ricerca di un senso diverso, più artistico, per l’agire musicale. I Crayola nascevano nell’alveo degli istituti d’arte e all’arte restarono sempre legati.

 

 

Per il prestito è necessario contattare la biblioteca, scrivendo a biblioteca@lacasadellamusica.it oppure telefonando al numero 0521/031174.

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