Questa settimana i bibliotecari di Casa della Musica propongono al proprio pubblico la seguente selezione:
Proposta 1: Demoni musicali
Il Diavolo nel melodramma
- Il diavolo all'opera: viaggio in 20 tappe liriche da questo mondo all'altro / Massimo Padalino
Che cos’è il Diavolo? È una metafora del male assoluto, e di chi compie il male assoluto. Ma è anche uno specchio assoluto dell’anima dell’uomo, di quel pozzo nero che a stento riusciamo a sondare e ancor più a stento riusciamo a decifrare. Perché la fisica del metafisico ha una regola semplice ma assai malvagia, che così fa: a ogni nera azione corrisponde una umana reazione. E cosa c’è di meglio se non la Lirica, quella con la L maiuscola, per incarnare i tanti tipi umani e non che fanno capo a questa diabolica regoletta? Tipo il perfido Jago nell’Otello di Verdi, o Mefistofele in quella di Boito, o ancora tipo il Don Giovanni di Mozart, che flirta con le donne e con la Morte; o tipo il Franco cacciatore di Weber o il Faust di Busoni, che giocano d’azzardo con le infere potenze; o ancora tipo l’Orfeo cantato da Monteverdi, che cerca in casa del diavolo la sua defunta sposa; o magari tipo la Lulu di Berg, che ci parla del diavolo che è qui fra noi, o il Ligeti creatore di inferni patafisici in salsa medievale, sempre pronti a stupirci. Perché mille sono i volti del Diavolo. Ma anche di più, se ci sono di mezzo le note; giacché come dice il detto: all’inferno ogni diavolo è un eroe. E questo libro ve lo racconterà, attraverso le diabolicissime opere dei vari Prokofiev, Hindemith, Stravinskij, Cajkovskij, Bartók, Gluck, Penderecki e dulcis in fundo Beethoven. E ora silenzio in sala, e che il diavolo inizi la sua opera!
- Il diavolo all'opera: aspetti e rappresentazioni del diabolico nella musica e nella cultura del XIX secolo / a cura di Marco Capra
- Il diavolo all'opera 1 / Giacomo Meyerbeer ; Hector Berlioz ; Charles Gounod (CD)
- Il diavolo all'opera 2 / Charles Gounod ; Arrigo Boito ; Anton Rubinstein (CD)
Proposta 2: Le stelle del Tennessee
La storia della musica country
- Cento anni di musica country: 1922-2022 / Federico Romagnoli
Il 1° settembre del 1922 un misconosciuto violinista originario dell'Arkansas, Eck Robertson, pubblicò un 78 giri contenente due danze strumentali: Sallie Gooden e Arkansaw Traveler. Lì per lì se ne accorsero in pochi, ma a distanza di un secolo molti studiosi le indicano come le più vecchie incisioni, almeno fra quelle sopravvissute fino a oggi, di un calderone stilistico solitamente indicato come old-time music (musica dei vecchi tempi). Dall'ambiente della old-time music emerse nel giro di pochi anni quella che sarebbe in seguito stata nota come musica country: pertanto, i due brani di Robertson sono anche una prima testimonianza, per quanto ancora embrionale e grezza, delle sonorità tipiche di quell'universo. Se la matematica non un'opinione, ciò rende il 2022 l'anno del centenario della musica country. Questo libro ne approfitta per fare il punto della situazione, analizzandone la storia attraverso le sue infinite mutazioni stilistiche, le alterne fortune, le implicazioni sociali e l'impatto storico, dalla nascita ai nostri giorni. A rendere più facilmente consultabile il testo, una guida di cento schede su altrettanti fra gli artisti essenziali per la comprensione del genere. Qualcuno potrà infine obiettare che il country abbia in realtà ancora 99 anni, essendo emerso nel 1923 con Fiddlin' John Carson, o addirittura 95, piazzando la data fatidica nel 1927 di Jimmie Rodgers e Carter Family: tutti distinguo che sono a ogni modo ampiamente trattati all'interno del libro. Quel che è certo, è che a circa cent'anni dalla nascita, il country sembra ancora lungi dall'avere esaurito la propria capacità di affascinare l'immaginario collettivo americano.
- Totally classic country (CD)
- Una forza della natura: Dolly Parton e le donne delle sue canzoni / Sarah Smarsh
La musica country al femminile è da sempre la colonna sonora nella vita delle donne povere d'America, che vi sentono rappresentate le loro debolezze - lavori sottopagati, uomini violenti, isolamento - ma anche cantata a gran voce la loro forza nonostante le avversità. Tra queste fiere cantautrici Dolly Parton occupa un posto di rilievo, e non soltanto musicalmente: emancipatasi a sua volta da una vita difficile nel Tennessee rurale, ha conosciuto il successo facendosi largo in un'industria dominata dagli uomini. Sarah Smarsh queste storie le conosce bene: al pari di Dolly Parton, anche le donne con cui è cresciuta, e soprattutto la nonna, Betty, hanno sempre fatto fronte con orgoglio alle difficoltà della vita. E dopo "Heartland", il memoir in cui ricostruisce le vicende di queste generazioni di matriarche, torna a scrivere per mostrarci quanto siano state determinanti la vita e l'opera di Dolly Parton per il progresso sociale americano dagli anni Sessanta ad oggi. Unendo l'analisi giornalistica al tributo accorato, "Una forza della natura" è la dovuta celebrazione di Dolly Parton, leggendaria icona culturale e femminista.
Proposta 3: Si alzi il sipario! (per i bambini)
Alla scoperta del musical
- Musical, che passione! / Aurora Marsotto
È ufficiale: il musical Cats è arrivato in città! Viola e i suoi compagni di danza sono elettrizzati all’idea di vederlo dal vivo, ma ancora non sanno cosa li aspetta. Mentre l'insegnante sarà impegnata in estenuanti prove, anche i ragazzi dovranno studiare moltissimo perché il regista ha deciso di farli partecipare allo spettacolo... Dura la vita dell'artista!
- Il Mago di Oz / regia di Victor Fleming (DVD)
- Grease / regia di Randal Kleiser (DVD)
Libri della settimana: ultimi arrivi, classici e riscoperte
Novità in biblioteca
Good pop, bad pop: un inventario
di Jarvis Cocker
Abbiamo tutti una collezione di oggetti che ci hanno visto crescere – foto, biglietti, vestiti, souvenir ammucchiati in una scatola, stipati in un cassetto, dimenticati in un armadio – e come noi anche Jarvis Cocker, autore di canzoni indimenticabili, star del Brit Pop e accumulatore seriale reo confesso. In "Good pop, bad pop" Cocker affronta – letteralmente – il buio della propria soffitta e la stravagante accozzaglia di oggetti che la ingombrano: testimoniano i suoi anni di formazione come musicista, il funzionamento del suo processo creativo, gli esordi dei Pulp, ma anche la terra e i tempi che lo hanno visto crescere, le decadenti periferie urbane dell’Inghilterra del Nord all’epoca della Thatcher. Un vero e proprio tesoro da scandagliare con affetto ma anche con tanta, tanta ironia. Tra le pagine di questo “inventario”, Cocker cataloga reperti e invita a giocare a keep or cob, tenere o buttare. Da una camicia Gold Star in policotone a un pacchetto di Wrigley’s Extra, dalla collezione di astronauti in plastica e occhiali rotti ai tentativi adolescenziali di scrivere canzoni, queste madeleine scovate nella spazzatura si trasformano in lenti d’ingrandimento e mettono a fuoco l’eccezionale vita di Jarvis Cocker, dei Pulp e della cultura pop del secolo scorso (nel bene e nel male, come sottolinea il titolo del volume). Da questi apparenti rottami di una vita Cocker trae storie a volte toccanti, a volte spassose, e tra foto, ritagli e giochi di grafica, offre al lettore un libro che è anche un oggetto pop, un lavoro sopraffino di graphic design, un bellissimo esempio di Pop Art. Perché in fondo questa non è una storia di vita. È la storia di una soffitta.
Un libro per piccoli lettori
Il lupo che voleva fare il giro del mondo in musica!
di Orianne Lallemand
Lupo sogna di visitare nuovi paesi e di conoscere persone nuove. Così, con lo zaino in spalla e mappe alla mano, si mette in viaggio. Parigi, Londra, Madagascar, New York... Lupo fa il giro del mondo e ovunque lo accompagna la musica. 12 brani originali per i 12 luoghi visitati da Lupo: un album musicale per ballare e divertirsi, scoprendo il mondo!
Età di lettura: da 3 anni.
La biblioteca consiglia...
Il cielo bruciava di stelle: la stagione magica dei cantautori italiani
di Gino Castaldo
Questa storia comincia il 27 agosto 1979, il giorno in cui i banditi sardi rapiscono Fabrizio De André e Dori Ghezzi, e si conclude il 21 settembre 1981, con l'uscita de "La voce del padrone", il più famoso album di Franco Battiato. Sono poco più di due anni, ma esplodono di straordinaria intensità. Un vero e proprio periodo magico, un'età dell'oro per la musica italiana in cui i più eccezionali e talentuosi autori della canzone vivono i momenti cruciali della loro avventura dentro la storia del nostro Paese. Il racconto si svolge come un diario di eventi, in un'incalzante cadenza cronologica che intreccia le storie di vita e di musica di nove protagonisti: Fabrizio De André, Lucio Dalla, Vasco Rossi, Lucio Battisti, Francesco De Gregori, Pino Daniele, Franco Battiato, Francesco Guccini e Rino Gaetano. Storie che in quegli anni s'incrociano continuamente anche con quelle di altri importanti artisti della canzone d'autore come Gianna Nannini, Edoardo Bennato, Paolo Conte, Giorgio Gaber, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti e altri. Storie che, soprattutto, si intrecciano agli eventi più significativi della storia d'Italia: un Paese che, reduce dallo choc dell'assassinio di Aldo Moro, è in profonda trasformazione, lacerato tra la fine degli anni di piombo e gli inizi dei ruggenti anni Ottanta. Il cielo bruciava di stelle è come una playlist incessante che fa da colonna sonora alle vicende di un periodo intenso e indimenticabile. Anni pieni di amore, di morte, di felicità e di dolore, in cui le canzoni sembrano il più autentico e potente romanzo del tempo, passione vitale e sentimento collettivo, coscienza civile, in quello che sembra essere un vero e proprio Rinascimento della musica italiana. Canzoni talmente potenti da aver lasciato un segno profondo, ancora oggi inalterato.
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