Musica, cibo per l'anima! #213. Disponibile da lunedì 2 dicembre

Un viaggio dal punk italiano dei CCCP al pop di Britney Spears e, per i più piccoli, il canto delle balene

Musica 213

Questa settimana i bibliotecari di Casa della Musica propongono al proprio pubblico la seguente selezione:

 

Proposta 1: CCCP Fedeli alla linea

Speciale sul gruppo punk rock italiano, a quarant'anni dalla fondazione

  • Felicitazioni! CCCP fedeli alla linea 1984-2024

A trentatré anni dallo scioglimento e a quarant'anni dalla fondazione, per la prima volta i CCCP fedeli alla linea si rimettono insieme per raccontare la loro storia attraverso una mostra-installazione, prodotta da Palazzo Magnani, che da ottobre 2023 a gennaio 2024 illuminerà e riempirà di suoni, colori, immagini e strutture i bellissimi Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia. Annarella Giudici, Danilo Fatur, Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni hanno aperto i loro archivi e si sono rimessi insieme per un ultimo e definitivo viaggio nell'Europa e nel Mondo che viveva e pulsava all'ombra del muro di Berlino…

  • CSI: è stato un tempo il mondo / Donato Zoppo

Nei primi anni Novanta il rock italiano scopre di avere alle spalle un lungo percorso e intravede dinanzi a sé nuovi orizzonti. Ne sono consapevoli i musicisti del Consorzio Suonatori Indipendenti: CSI, in perfetta continuità con l’incarnazione precedente, CCCP Fedeli alla Linea. Lo formano due emiliani, Ferretti e Zamboni, che un tempo erano il suono, le parole, la filosofia dei CCCP. Più due fiorentini, con tre fidi musicisti del loro laboratorio di musiche, che un tempo erano la linfa elettrizzante dei Litfiba. In un paio di mesi dell’estate del 1993, tra la brughiera bretone, le scogliere atlantiche e un casolare pieno di suono, pongono le basi per uno dei dischi più rappresentativi della fine del millennio. Uscirà il 19 gennaio 1994. Titolo emblematico: Ko de mondo. Seguiranno nel 1996 Linea Gotica e l’anno dopo Tabula rasa elettrificata. "CSI" racconta la genesi di questa band dalla vita breve e straordinaria. Sotto l’attenta regia di Donato Zoppo, parlano i protagonisti: Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali, Pino Gulli, Alessandro Gerbi, Ginevra Di Marco, il discografico Stefano Senardi e tanti altri. Il nuovo rock italiano che avrebbe segnato la nostra musica più recente, il nostro costume, la nostra cultura popolare, nasce proprio qui.

 

Proposta 2: Tanti auguri Britney!

Omaggio a un’icona del pop, nel giorno del suo compleanno (2 dicembre 1981)

  • The woman in me / Britney Spears

"The woman in me" è un racconto coraggioso che arriva dritto al cuore, una storia che parla di libertà, fama, maternità, sopravvivenza, fede e speranza. A giugno del 2021 il mondo intero è rimasto ad ascoltare col fiato sospeso Britney Spears parlare in tribunale. L'impatto di quel gesto – condividere la sua voce, la sua verità – è stato travolgente e ha cambiato il corso della vita di Britney, e di innumerevoli altri. "The woman in me" racconta per la prima volta quell'incredibile viaggio e la forza interiore di una delle più grandi artiste della storia del pop. Scritto con eccezionale candore e ironia, il dirompente memoir di Britney Spears illumina di una nuova luce il potere infinito della musica e dell'amore, regalandoci il ritratto di una donna finalmente libera di raccontare la propria storia. Alle sue condizioni.

  • Heavy Bone: la storia della musica pop a fumetti / Enzo Rizzi

David Bowie, Prince, Britney Spears, Amy Winehouse, ma anche Rihanna, Miley Cyrus, Ariana Grande, Justin Bieber... sono tutte pop-star presenti in questo volume. Ogni pop-star trova all'interno una biografia di due pagine, dove viene ritratto con uno stile estremamente realistico in tutte le sue pose e costumi che più hanno fatto la storia. Questi disegni si alternano con brevi e succose biografie, dense di tutti gli aneddoti più piccanti che possano destare la curiosità del lettore.

 

Proposta 3: Iris e Lilia (per i bambini)

Due bambine, due balene, due storie incredibili

  • Il canto della balena / Lynne Kelly

Iris non sente, ma se posa le mani su una superficie avverte le vibrazioni prodotte dai suoni, e ha una rara abilità nel riportare in vita vecchie radio rotte. A scuola è l'unica studentessa sorda e nessuno sembra interessato a imparare la lingua dei segni per comunicare con lei, ma durante l'ora di scienze Iris scopre la storia di Blue 55, una misteriosa balena il cui canto è diverso da quello di tutte le altre, e che per questo non riesce a interagire con loro. Iris decide quindi di comporre una canzone per Blue 55 e fargliela ascoltare. Parte così per un indimenticabile viaggio alla ricerca della balena, accompagnata da una nonna coraggiosa e unica quanto lei. Una storia intensa e commovente, che ci racconta quanto rumore può fare il silenzio e quanto è potente il desiderio di non sentirsi soli.

  • Il canto della balena / Kim Crabeels

Lilia vive in un faro, su una piccola isola nel Mare del Nord, insieme a suo padre, che fa lo scienziato. Lilia è appassionata di conchiglie. Un giorno, ascoltando il rumore del mare dentro una delle conchiglie di Lilia, il papà le racconta di una balena che nuota sempre da sola... E un giorno, Lilia sente venire da una delle sue conchiglie uno strano canto. Forse è la balena solitaria che sta cercando di mettersi in contatto con lei? Lilia e suo padre iniziano a cercare…

 

Libri della settimana: ultimi arrivi, classici e riscoperte

 

Novità in biblioteca

Multiversi sonori: l'improvvisare dialogante di Evangelisti, Nono, Scelsi

di Alessandro Sbordoni

Franco Evangelisti, Luigi Nono e Giacinto Scelsi sono stati tre grandi protagonisti della composizione musicale del Novecento. Pur nella grande diversità del loro far musica, tuttavia li accomuna l’esercizio della prassi improvvisativa, che li ha indotti a introdurre grandi innovazioni pur mantenendo forti legami con la tradizione musicale europea. Grazie alla loro profonda ansia di ricerca essi possono perciò essere considerati i pionieri di un nuovo paradigma del sonoro, individuando col loro pensiero musicale e con le loro innovative pratiche i contorni di una nuova arte sonora, ricompaginante insieme soggetto-mente e oggetto-mondo. L’improvvisazione musicale, emersa dall’ampio sommovimento tellurico del musicking mondiale del XX-XXI secolo, si conferma così indispensabile all’affermarsi di questa nuova prassi sonora. L’improvvisare col suono è infatti immaginazione-in-atto, portando a convergere nell’immediatezza dell’istante consonanza interna e risonanza esterna, nella condivisione dialogante di un “nuovo mondo sonoro”.

 

Un libro per piccoli lettori

Lo struzzo Amedeo

di Giovanna Magni

Lo struzzo Amedeo ama suonare e cantare. Il suo sogno? Diventare una star! Avere successo! Ma è molto insicuro, si vede troppo brutto con quel neo sul becco. Pensa che tutti possano ridere di lui. Un bel giorno però...

Età di lettura: da 5 anni.

 

La biblioteca consiglia...

Prince: the Jamie Starr scenario

di Christian Zingales

[di seguito un estratto] ... Sembra una sintesi fumetto di Little Richard e James Brown. Miles Davis si spertica in paragoni, accostandolo a Jimi Hendrix, Charlie Chaplin, Duke Ellington. E lui più che hendrixiano è parecchio ellingtoniano, mente-orchestra lampeggiante di drappeggi e cromatismi. E poi è conturbante e scabroso come Elvis e Jagger, e ha in sé una luccicante oscurità da alieno caduto sulla terra come Bowie. Ha imparato a trasmettere emozioni dalla musica vedendola rappresentata in TV, ma pur in una terminalità umanistica non ha niente a che fare con le degenerazioni da talent show del ventunesimo secolo. È carne Eighties in tutto e per tutto. Stella pop. Un plastico virgulto. Autore di canzoni incredibile, performer unico, sex symbol. Sperimenta e suona in continuazione, sta sempre in studio, innovatore sonico, accentra tutto alla luce del suo sguardo, produce con piglio demiurgico. Non gli piacciono i dischi dove domina la produzione: quella altrui certo, ma poi ha l’ideale di questo giardino incantato fatto in parti uguali di suoni parole colori. Dice che lavorare in studio per lui è come dipingere: i monitor come tele, gli strumenti colori sulla tavolozza, microfoni e banco del mixer pennelli. Le canzoni che ne escono sono visioni. Arriva a prefigurare la sua morte, tra carrellate di ascensori, pillole assassine e nevicate d’aprile. Icona di tanti eroi della house music, da Blake Baxter a Lil Louis e Felix Da Housecat passando per Romanthony e Moodymann, che lo venerano e portano la sua influenza nell’underground. Nello slancio compulsivo e onanistico è il capostipite del produttore da cameretta sempre concentrato a creare un suo mondo indipendente e a reiterare all’infinito fantasmi e mitologie dell’infanzia, anche se la sua cameretta è uno studio fantascientifico ritagliato in seimila metri quadri di abitazione. Si moltiplica nello sfarzo di pseudonimi e alter-ego, Jamie Starr, Alexander Nevermind, Joey Coco, Christopher Tracy, Victor, Symbol. Slave, ingaggia corpo a corpo con l’industria discografica. Dissemina decine e decine e decine di album inediti. Il suo colore è il viola. E lui se ne sta sempre dove è nato e cresciuto, lontano dal chiacchiericcio di New York e LA, si rintana a Chanhassen, a sud-ovest di Minneapolis, nella futuristica dimora viola dove vive, ama, soffre, muore, e dove soprattutto suona, suona, suona. Il suo nome è Prince. Ed è funky. Si chiama Prince. L’unico e solo.

 

Per il prestito è necessario contattare la biblioteca, scrivendo a biblioteca@lacasadellamusica.it oppure telefonando al numero 0521/031174.

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