Questa settimana i bibliotecari di Casa della Musica propongono al proprio pubblico la seguente selezione:
Proposta 1: Barocco in musica
Omaggio ad Arcangelo Corelli nell’anniversario della nascita (17 febbraio 1653)
- Arcangelo Corelli / Massimo Privitera
Corelli fu considerato dai contemporanei "novello Orfeo dei nostri tempi"; e a noi oggi appare non solo come una delle più grandi personalità creative del barocco. Il presente volume intende essere una monografia introduttiva alla personalità e alla musica di Corelli, offrendo un profilo agile, ma esauriente. Un volume pensato sia per un pubblico di amatori, sia per un pubblico di studenti di musica e musicologia.
- Arcangelo Corelli / Mario Rinaldi
- Sonate a tre / Arcangelo Corelli; Ensemble Aurora; Enrico Gatti, direttore (CD).
Proposta 2: La musica in edicola
50 anni di riviste musicali
- Musica di carta: 50 anni di riviste musicali in Italia / Maurizio Inchingoli
Sono passati più di cinquant'anni dalla nascita delle prime riviste musicali. In principio erano pubblicazioni legate alla musica leggera e al mondo Beat, ma in poco tempo è il rock nelle sue varie forme a trovare spazio su riviste quali «Ciao 2001», «Gong» e «Muzak». In parallelo, a cavallo tra gli anni Sessanta e i Settanta e grazie all'affermazione delle controculture, nascono interessanti fogli di informazione musicale che non passano per le edicole, ma vengono distribuiti tramite canali alternativi che trovano terreno fertile nei primi spazi occupati. Con gli anni Ottanta/Novanta, grazie alla maggiore diffusione delle riviste estere e ai continui viaggi oltreconfine di alcuni giornalisti, si affermano quelle riviste che hanno fatto la storia dell'editoria musicale italiana: «Rockerilla», «Il Mucchio Selvaggio», «Rockstar», «Rumore», tra le tante. Con l'inizio del nuovo secolo arrivano le prime crisi editoriali: «la Repubblica» dopo «Musica!» passa a «XL», prima settimanale cartaceo poi solo online, e si distingue il lavoro dal basso di un magazine quale «Blow Up». Intanto continuano a proliferare giornali autoprodotti e free press. In questo panorama si inserisce Internet, mezzo che condiziona, nel bene e nel male, l'editoria musicale fino a modificarla nel profondo e tenendo a battesimo la nascita di webzine e blog più o meno interessanti nei contenuti. In "Musica di carta" si ripercorrono le vicende editoriali delle testate più rappresentative e si dà spazio alle testimonianze di numerosi giornalisti, messi a confronto col presente, pieno di incognite e di possibilità ancora tutte da scoprire.
- 50 anni di Rolling Stone / a cura di Jodi Peckman and Joe Levy
Negli ultimi 50 anni Rolling Stone ha raccontato e nello stesso tempo dato forma al mondo intorno a sé. Musica, politica, cultura pop, tutto è stato documentato ed influenzato da una rivista nata nel 1967 per parlare dell'evoluzione del rock&roll e dei cambiamenti provocati dal rock&roll. "50 anni di Rolling Stone" racconta la storia di Rolling Stone e il modo in cui ha saputo tracciare la strada creando un proprio innovativo stile di giornalismo investigativo. Diviso per decenni, dagli anni '60 fino ad oggi, il volume unisce immagini indelebili e parole indimenticabili. È la storia di una rivista rivoluzionaria ed una cronaca del nostro tempo piena di fotografie innovative, interviste rivelatrici e scrittura d'avanguardia. I musicisti che hanno definito le nostre vite sono tutti qui, John Lennon, Mick Jagger, Bob Dylan, Kurt Cobain, Bruce Springsteen, Bono e molti altri, e tutti si rivelano in profondità raccontando le loro verità più personali. Ci sono anche gli scrittori che hanno raccontato le turbolenze e i momenti di gioia di cinque decenni, tra cui Hunter S. Thompson, Tom Wolfe e Matt Taibi, e le immagini dei più grandi fotografi degli ultimi 50 anni, da Annie Leibovitz a Richard Avedon a Mark Seliger. Da Woodstock alla Guerra in Iraq, da Jerry Garcia a Taylor Swift, questo libro attraversa non solo la storia della musica americana ma anche l'evoluzione del panorama culturale americano degli ultimi 50 anni.
Proposta 3: Musica folle
Il rock spiegato ai ragazzi
- Il rock di padre in figli* / Massimo Cotto
Un libro dedicato a una generazione che non vanta il rock nel proprio bagaglio culturale, a cui spiegare perché il rock è stato ed è così fondamentale, non solo a livello musicale, ma anche personale, perché ha avuto la capacità di cambiare la vita. Rock è non curarti di quello che fanno gli altri. Rock è andare avanti per la tua strada e non accettare compromessi. Rock è vincere anche quando tutti pensano che tu stia perdendo. Rock è la vita è mia e decido io cosa farne. Ogni volta che ascolti il rock che ami, il mondo scompare. Tutto va via come un treno nella notte. Contano solo due cose: tu e quella canzone. Tu sei il treno, quella canzone sono le luci nella notte.
- Pure... rock / Artisti vari (CD)
Libri della settimana: ultimi arrivi, classici e riscoperte
Novità in biblioteca
La mia vita
di Joséphine Baker con Marcel Sauvage
Joséphine Baker è stata una delle personalità più affascinanti ed enigmatiche del Novecento. Festeggiata e applaudita nel mondo intero già dagli anni Trenta, con la sua inimitabile verve e quel corpo capace di disarticolarsi in una fantasmagoria al tempo stesso comica e sensuale, non smise mai di reinventarsi e di stupire, dagli esordi americani degli anni Venti fino alla scomparsa nella sua adorata Parigi, nel 1975. Ballerina, cantante, attrice teatrale e cinematografica, intrattenitrice, e poi partigiana e agente segreto nella lotta contro il nazismo, paladina antirazzista, animalista, attivista appassionata nel campo dei diritti umani, la sua vita è stata un turbine di leggerezza, di coraggio, di intelligenza e di follia. In questo libro di ricordi, raccolti fino al 1949 dal giornalista e scrittore Marcel Sauvage, Joséphine racconta le difficoltà dei suoi primi passi in una società apertamente razzista, i suoi inizi a Parigi con la "Revue nègre", il suo trionfo alle Folies-Bergère, i suoi amori, i suoi viaggi in tutti i continenti, il suo impegno nella resistenza e nell'esercito, il rifiuto per una società americana segregazionista e benpensante, le lotte contro ogni pregiudizio. È un racconto scanzonato, buffo, sempre commovente e sincero nella sua calcolata leggerezza. Ma guai a non prenderlo sul serio, perché oggi il nome di Joséphine Baker è scolpito nel Panthéon dei francesi, accanto a Marie Curie, a Victor Hugo, a Simone Veil e ai grandi patrioti. Per sempre legata a quella Parigi che lei seppe far sognare e rendere felice, luminosamente ricambiata.
Un libro per piccoli lettori
Una canzone per la principessa
di Katy Farina
Un'incantevole fiaba che, con delicatezza e semplicità, esplora le sfide che possono sorgere nel seguire le proprie passioni. La gattina Arietta coltiva fiori e frutta che vende al mercato del castello. Un giorno la principessa Cassia scorge Arietta con in mano un violino, e le chiede di esibirsi alla sua festa di compleanno. Cassia però non sa che Arietta non è capace di suonarlo! Per non deludere la principessa, Arietta si mette d’impegno per imparare una canzone speciale. Riuscirà a inseguire i propri sogni e a rimanere fedele a se stessa? Un graphic novel affascinante, dolce e divertente, capace di scaldare il cuore.
Età di lettura: da 7 anni.
La biblioteca consiglia...
Non c'è gusto in Italia ad essere Freak: antologia fantastica di scritti rock
di Roberto "Freak" Antoni
Per chiarire, per spiegare, Freak nel corso di tutta la sua vita ha scritto libri, canzoni, poesie, aforismi, calcando innumerevoli volte i palcoscenici di questa ingrata Italia. Tutto ciò che è assurdo & bizzarro insieme, non eroico, non retorico, non modaiolo, non istituzionale, può essere demenziale. Un cocktail di pseudofuturismo, dada, goliardia, improvvisazione, animazione pirotecnica, provocazione con ironia d'avanspettacolo, poesia surreale soprattutto cretina. Ma ancora incidenti a caso, paradossi e colpi di genio, contraddizioni, sciocchezze e gazzarra. Non c'è arte né artista, in senso tradizionale: tutti possono praticare il demenziale con risultati incoraggianti. Basta volerlo (con convinzione). In questa antologia (o "raccolta di fiori", come lo stesso Freak avrebbe detto), il più grande poeta del suo condominio, eterno dilettante per scelta, non dimentichiamolo, si attorciglia sì sul genere demenziale, ma non disdegna di avventurarsi anche in analisi socio-antropologiche, di propinare manuali di sopravvivenza e/o prevenzione, ed esorcizzare, con quel suo stile fatto di citazioni, di convulsioni intellettuali, di metafore al limite del rigore scientifico, di multimedialità ante litteram, il grande equivoco del tormento esistenziale che lo affliggeva da sempre.
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