La più importante innovazione musicale del XX secolo è stata senza dubbio la musica elettronica: nella scoperta di nuove sonorità, nell’esplorazione di possibilità percettive, nella messa a punto di nuove strategie di composizione. E tanto più si sono ampliati i suoi confini da una quarantina d’anni grazie all’accelerazione del progresso tecnologico, che ha permesso a livelli sempre più complessi il controllo dei parametri acustici fino ad arrivare ad affiancare i processi di elaborazione dei compositori, specialmente da quando l’implementazione dell’intelligenza artificiale ha aperto orizzonti fino a pochi anni fa inimmaginabili alla sperimentazione, alla creazione e all’ascolto.
Proprio per fare il punto sullo stato della creazione musicale contemporanea in rapporto allo sviluppo tecnologico, Fondazione Prometeo ha preparato un programma di conferenze e concerti sotto il titolo di Musica e Futuro, che si svolgeranno a Parma dal 12 novembre al 7 dicembre 2025 presso Casa della Musica, Casa del Suono e APE Parma Museo, con il patrocinio e il vantaggio economico del Comune di Parma e il contributo di MiC e Fondazione Monteparma, istituzioni da tempo vicine a Fondazione Prometeo e sensibili al suo lavoro di promozione e diffusione della modernità musicale. Un lavoro che si è naturalmente imposto da trentacinque anni grazie alla rassegna di musica moderna e contemporanea «Traiettorie», che ne ha incoraggiato anche l’intersezione con il mondo della visività contemporanea, e ora grazie anche alle tecnologie e alle attrezzature del nuovo centro di ricerca acustica e musicale nCRAM, inaugurato pochi mesi fa e destinato ad aprire un nuovo capitolo nella storia della Fondazione, nel suo rapporto con la città di Parma in cui ha sede e con l’attività dei musicisti più interessanti alle innovazioni tecnologiche, con la progettazione e con la promozione musicale di oggi.
La parte conferenziale di «Musica e Futuro» si articola in quattro incontri, tutti alle ore 18, incentrati sui quadri tecnologici più recenti intorno ai quali si sta muovendo la composizione musicale.
Si comincia mercoledì 12 novembre presso la sala conferenze di APE Parma Museo con Carlo Laurenzi, Computer Music Designer all’IRCAM di Parigi e compositore da oltre vent’anni dedito alla ricerca musicale elettronica, che si soffermerà sugli «Approcci compositivi basati sulla sintesi concatenativa: dal suono alla notazione e viceversa», cioè sulle più recenti tecniche di elaborazione elettronica in forme complesse proprio grazie alla concatenazione di elementi di materiale sonoro derivati dal calcolo dei descrittori di un segnale audio.
Martedì 18 novembre sarà alla Casa della Musica José Miguel Fernández, compositore anch’egli legato all’IRCAM e particolarmente interessato alla ricerca sulla spazializzazione sonora elettronica, per illustrare due sistemi linguistici fra i più moderni della ricerca elettronica, che stanno producendo esiti musicali alcuni dei quali peraltro già ascoltati nella scorsa edizione di «Traiettorie» e a «Traiettorie» di quest’anno in programma anche nel concerto del giorno successivo con la grande violinista coreana Hae-Sun Kang, sempre alla Casa della Musica, dove Fernández sarà alla regia del suono. Nella conferenza del 18 novembre il compositore cileno illustrerà il linguaggio Antescofo, sviluppato all’IRCAM e rivolto alla sincronizzazione nell’ambito dei live electronics, con esempi tratti da due brani in programma nel concerto di Kang, «Anthèmes II» e «Partita II» di Boulez. In parallelo mostrerà le possibilità di composizione in tempo reale offerte dal sistema dinamico AntesCollider, che supporta la produzione di processi audio complessi e il controllo di sintesi grazie a strutture di controllo e modelli di dati implementabili, da applicare nell’elettroacustica e nella composizione spaziale.
Quasi a proseguire il discorso di Fernández, lunedì 1° dicembre arriverà alla Casa della Musica Marco Stroppa, uno dei compositori italiani più affermati al mondo, fra i più specializzati nell’ambito elettronico, che di Antescofo è stato uno dei promotori. Proprio ad ampliare le argomentazioni sugli aspetti tecnici offerti dalle nuove risorse elaborate nei laboratori parigini, Stroppa si occuperà di «Il controllo compositivo della sintesi del suono: prospettive e prossime sfide»: uno sguardo sulle possibilità della tecnologia che non possono prescindere dalla fusione di competenze di compositore e strumentista alimentate dalle necessità dell’elettronica, né da strategie di controllo diverse da quelle in uso nel mondo della musica strumentale acustica.
Domenica 7 dicembre all’APE Parma Museo il calendario delle conferenze sarà concluso da Stefano De Stabile, fisico specialista in acustica architettonica e controllo del rumore, che si occuperà degli sviluppi e dei campi applicativi della tecnologia MEMS, basata su dispositivi microscopici integrati in semiconduttori per la creazione di campi controllati, focalizzati e scalabili nella spazializzazione sonora. In particolare, De Stefano si soffermerà sugli microaltoparlanti xMEMS, che grazie alla loro ampia linearità di frequenza e alla loro rapidità di risposta permettono applicazioni sorprendenti nel campo del controllo sonoro d’ambiente.
Il primo dei due concerti di Musica e Futuro è fissato sabato 29 novembre alle ore 17 nella Casa del Suono, di fronte alla Casa della Musica, con l’arpista Emanuela Battigelli che eseguirà «L’eco dell'immediato svanire» (2019) di Daniele Bravi, «Crowd» (2005) di Harrison Birtwistle, «Per un’arpa» (1981) di Flavio Testi, Sequenza II (1963) di Luciano Berio e «Clarpa» (2022) di Aureliano Cattaneo: di questi, il pezzo di Bravi richiede l’ausilio dell’elettronica.
Lunedì 1 dicembre alle ore 20.30 nella Sala dei Concerti della Casa della Musica serata dedicata al flauto con Giulio Francesconi, flautista di Ensemble Prometeo, il gruppo musicale in residenza presso Fondazione Prometeo: concerto in parte acustico con pietre miliari del flauto solo come «Syrinx» (1913) di Debussy, la Partita BWV 1013 (1723) di Bach, «Density 21,5» (1936) di Edgard Varèse, e in parte ovviamente con il coinvolgimento dell’elettronica in «NoaNoa» (1992) di Kaija Saariaho e in «Little i» di Marco Stroppa, che sarà in persona alla regia del suono.
Il progetto sarà realizzato grazie al contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Parma e della Fondazione Monteparma, alla collaborazione di Comune di Parma – Casa della Musica e APE Parma Museo e alla sponsorizzazione tecnica di Sina Hotel Palace Maria Luigia.