Venerdì 16 luglio 2021, alle 20,30, verrà trasmesso sul canale Youtube del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma il concerto “Musica e umorismo”, con gli studenti della classe di Musica vocale da camera di Francesco Moi e della classe di Musica da camera di Leonardo Bartali. L’evento, inserito ne I Concerti del Boito e nato nell’ambito di LabRetMus - Laboratorio di retorica musicale (organizzato dal Conservatorio di Parma in collaborazione con Comune di Parma - Casa della Musica), avrebbe dovuto tenersi lo scorso marzo ma era stato rimandato a causa del lockdown.
Il concerto sperimenta la complessa rete di rimandi, allusioni, rimbalzi, graffi e sberleffi che i compositori scambiano con l’ascoltatore, sotto forma di note musicali. Il programma è incentrato sulla mélodie francese della fine dell’Ottocento (Saint-Saëns e Chabrier) e del primo Novecento (Ravel, Poulenc), e propone anche un omaggio a Igor Stravinskij, in occasione dei 50 anni dalla morte. Un filo conduttore è il ritratto umoristico di animali, che si rivelano straordinariamente umani nelle loro abitudini e debolezze. Capolavoro del genere sono le Histoires naturelles di Maurice Ravel, su testi in prosa di Jules Renard, che alla loro prima esecuzione nel 1907 suscitarono un vero scandalo. Ma anche Alfredo Casella, mettendo in musica le Favole romanesche di Trilussa, fa dialogare gli animali, dipingendo quadretti gustosi, filtrati dallo sguardo disincantato del poeta. L’infanzia, a sua volta, offre un ampio repertorio di situazioni umoristiche: il mondo visto con gli occhi di un bambino è il soggetto de La Courte paille di Francis Poulenc, su poesie di Maurice Carême. Lo stesso Poulenc è autore di un’opera surrealista, Les Mamelles de Tirésias, che mette in musica un testo teatrale di Guillaume Apollinaire. All’inizio dell’opera Terèse ripudia il sesso femminile, e si trasforma in Tirésias, un uomo barbuto. La tirata contro il sesso femminile che precede la trasformazione è spassosa, e mescola condanna delle convenzioni sociali a rivendicazioni femministe. Sottile umorismo e comicità da baraccone si mescolano in una miscela esplosiva. Scandiscono il programma le raccolte di pezzi facili per pianoforte a quattro mani di Igor Stravinskij: qui l’autore gioca con gli stereotipi di danze e musiche d’intrattenimento, con spirito scanzonato. Concludono il concerto le Quattro canzoni russe di Igor Stravinskij. Colpisce in particolare il timbro dell’ensemble che accompagna il canto, modellato sulle inflessioni del canto popolare russo: le sonorità secche degli strumenti a corde (arpa e chitarra) assumono un tono quasi ironico rispetto alla melodia del canto..
Per assistere allo streaming sul Canale YouTube, questo il link: https://bit.ly/3kmTEvE.