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Lettera di Adolf Hitler ad Arturo Toscanini

Nonostante l’aura di antisemitismo che lo circondava, rafforzata dalla ripubblicazione del suo saggio Il Giudaismo in musica dopo la sua prima uscita nel 1850 (ma diretto contro Meyerbeer e Mendelssohn), Richard Wagner ebbe numerosi amici ebrei, e l’uso pubblicistico della sua musica durante il Terzo Reich era dovuto più che altro alla capacità delle sue partiture di sprigionare una profonda espressione del sentire germanico. Arturo Toscanini fu grandissimo interprete wagneriano, amico di Siegfried (figlio di Richard) e di sua moglie Winifred, e allo stesso tempo tenne sempre separata la consapevolezza del valore artistico della musica di Wagner da qualsiasi strumentalizzazione ne potesse fare il regime nazista. Fu il primo direttore non austro-tedesco a dirigere al Festival di Bayreuth, creato da Wagner per la messinscena esclusiva (e sacralizzata) delle proprie opere.  

Morto Siegfried Wagner, Toscanini declinò l’invito a dirigere il Festspiele del 1933, e la salita al potere di Adolf Hitler complicò le cose. Hitler era amicissimo di Winifred Wagner e frequentò spesso villa Wahnfried, la villa di Wagner a Bayreuth. All’inizio di aprile del 1933, Winifred riuscì persino a convincerlo a scrivere a Toscanini per convincerlo a rientrare a dirigere a Bayreuth. Toscanini rispose con gentile diplomazia, ribadendo il proprio «amore illimitato» per Wagner.

 

Letter from Adolf Hitler to Arturo Toscanini, from Berlin, 3 April 1933, manuscript. Milan, State Archives

Despite the aura of anti-Semitism that surrounded him, reinforced by the republication of his essay Judaism in Music after its first release in 1850 (but directed against Meyerbeer and Mendelssohn), Richard Wagner had numerous Jewish friends, and the publicistic use of his music during the Third Reich was due more than anything else to the ability of his music scores to give off a profound expression of Germanic feeling. Arturo Toscanini was a great Wagnerian interpreter, a friend of Siegfried (Richard's son) and his wife Winifred, and at the same time he always kept the awareness of the artistic value of Wagner's music separate from any exploitation of it by the Nazi regime. He was the first non-Austro-German conductor to conduct at the Bayreuth Festival, created by Wagner for the exclusive (and sacred) staging of his operas.

With the death of Siegfried Wagner, Toscanini declined the invitation to direct the Festspiele of 1933, and Adolf Hitler’s rise to power complicated things. Hitler was very close friends with Winifred Wagner and often frequented Villa Wahnfried, Wagner's villa in Bayreuth. In early April 1933, Winifred even managed to persuade him to write to Toscanini to convince him to return to conduct in Bayreuth. Toscanini replied with gentle diplomacy, reiterating his «unlimited love» for Wagner.

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