Arturo Toscanini diresse al Festival di Bayreuth nel 1930 e 1931 (Tristan und Isolde, Tannhäuser, Parsifal), grazie all’insistenza di Siegfried, che però morì nel 1930 lasciando alla moglie l’organizzazione del Festival.
Le interpretazioni delle opere wagneriane da parte di Toscanini convinsero anche i più scettici, proprio perché la purezza entusiasta della sua sensibilità musicale lo rendeva immune dal rischio di cogliere in quelle opere qualsiasi compromissione ideologica.