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Numero voci: 143.

De Stefani Ricordano


  • oboista
  • 08/05/1839
  • Parma
  • 03/03/1904
  • Parma
Alunno interno della Regia Scuola di musica di Parma, studiò oboe con Luigi Beccali e armonia con Giovanni Rossi. Il 14 mag. 1853 fu autorizzato a sedere assieme al suo maestro come II oboe nell’orchestra delle commedie rappresentate al Teatro Regio. Il maestro De Giovanni obiettò che «non essere conveniente che un giovanetto alunno esca di notte dal Conservatorio ove si cura la educazione di lui». A 16 anni, prima di terminare gli studi, vinse il concorso quale secondo oboe della Reale Orchestra, con uno stipendio di 500 lire all’anno (decreto 22 mag. 1855). Per questa ragione era tenuto a pagare all’amministrazione del Carmine 95 centesimi al giorno (B.Cons.Pr, Archivio Ducale Orchestra). Nella carriera fu scritturato anche nelle maggiori orchestre (nel lug. 1863 suonò nella stagione di inaugurazione del Teatro di Matelica nelle Marche; il 21 ago. 1864 nel famoso concerto diretto da Angelo Mariani per l’inaugurazione a Pesaro del monumento a Rossini; nell’estate 1865 fu primo oboe al Teatro Comunale di Cesena, diretto da Angelo Mariani, e nel set. fece parte dell’orchestra  che inaugurò il Teatro di Matelica, come pure nel lug. 1870 suonò all’apertura del Nuovo Teatro Comunale Petrella di Longiano). Si dedicò all'insegnamento prima nella Scuola di musica di Ferrara e nel 1875 fu nominato docente nella Regia Scuola di musica di Parma, dove tenne l'insegnamento fino al decesso. Tra gli allievi ebbe: Guido Zavadini, Torquato Palmia, Orfeo Marazzoli, Melchiorre Venturini. Venne annoverato tra gli accademici filarmonici di Roma, Firenze, Ferrara e fu socio onorario dell'Accademia Rossiniana di Pesaro.
Nel mar. 1879, assieme a Giuseppe Griffini, allestì al Teatro Regio di Parma 4 esecuzioni dello Stabat Mater di Rossini.
Studioso della didattica del suo strumento, scrisse un Metodo teorico pratico per oboe e corno inglese, op. 1 (ms in 3 v., premiato all'Esposizione musicale di Milano; 18 studi per oboe solo op. 15; 20 studi in forma di capricci per oboe soso, op. 16. Pubblicò gli opuscoli: Memoria sulla scuola di oboe in Italia (Fi: Galletti & Cocci, 1886) e Notizie e precetti utili allo studioso dell'oboe (Pr: Ferrari 1899).
Compose per oboe e pf.: Fantasia sull'opera Il Trovatore (Mi: Ric, 1856); Fantasia sull'Attila (Mi: Ric); Fantasia su I Lombardi (Mi: Ric); Divertimento sopra i motivi dell'Attila (Mi: Lucca). Rimasero ms: Romanza senza parole, op. 2; 6 melodie, op. 3; Elegia, op. 4; Adagio, tema e variazioni, op. 5; Concertino in fa, op. 6; Concertino in do, op. 7; Adagio e polacca, op. 8; Capriccio fantastico, op. 10; Barcarola, op. 11; Tarantella op. 12; Capriccio in la, op. 13; Capriccio in sol op. 14. Un Duetto per 2 ob., op. 9; Fantasia per ob. acc. pf. (eseguita a Salsomaggiore il 3 ago. 1862).
Per pf. solo: Elegia (To: G/S); Emma, mazurka (Fi: Bratti e Sciabilli. Esiste anche per banda in A.S.C.Pr, Fondo della banda della Guardia Nazionale); Melodia Campestre (Fi: Bratti e Sciabilli); Care donne è qui il bel moro, polka su temi popolari parmensi (ms). Nel fondo Commissione Amministrativa Reali Reatri (in B.Cons.Pr.) si trova Celestina, polka, tra le composizioni che venivano utilizzatedall'orchestra negli intermezzi delle commedie.
BIBLIOGRAFIA:
Alcari; Dacci; Lodi; Molossi; Vetro/Reinach.
ultimo aggiornamento: 21/09/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza