Dal 1689 al 3 ott. 1692 fu cantore della cappella della chiesa della Steccata di Parma. Il I lug. 1691 fu assunto al servizio del duca di Parma. Percepiva mensilmente una provvigione di 21,60, più 15,90 di companatico. Fu licenziato a seguito della riforma del 15 feb. 1695 (A.S.Pr,
Ruoli farnesiani, 1683-1692, f. 481; 1693-1702, f. 331).Nel carnevale 1689 cantò nel Teatro Ducale di Parma nelle opere
Amor spesso inganna e
Dionisio Siracusano; l'anno dopo nel carnevale si esibì nel
Vespasiano e nelle feste ducali nel
Favore degli dei; nel 1692 nel
Massimino e, forse, nel
Gerone.
BIBLIOGRAFIA: Balestrieri; Pelicelli; Vetro/Ducale.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza