Figlio di Carlo, sacerdote, il I dic. 1695 a Soragna, durante la visita della duchessa Dorotea Sofia, accompagnò i cantanti "con la spinetta à tre registri il sig. D. Francesco Lanzi organista della Steccata di Parma". Qui nel gen. 1696 gli fu sospeso il pagamento per aver commesso diverse mancanze. Nell'oratorio dei Rossi di Parma vi era un suo organo positivo a 8 registri, pagato 3300 lire nel 1696 (Pr, Archivio dell'Opera Pia SS Trinità, Rogiti, v. H, carta 15). Questo strumento fu sostituito da uno di Giuseppe Serassi del 1788. In uno degli anni tra il 1698 e il 1700 suonò ancora a Soragna nella sacra rappresentazione che si teneva in paese la vigilia della festa dell'Assunta. Il Lanzi era ancora alla Steccata il 14 mar. 1701. Il I set. 1701 fu retribuito con 300 lire per essersi prestato come maestro di cappella nell'esecuzione della pastorale Gli equivoci nel sembiante nel nuovo Teatrino della Rocca di Soragna dove nel set. dell'anno seguente compose e diresse una pastorale, retribuito con 500 lire. Il 26 lug. 1709 il duca propose come organista Giovanni Maria Capelli "in caso che succeda la vacanza di tal posto", circostanza che fa supporre essere il Lanzi inviso ai superiori, che accolsero il desiderio del sovrano. Passò allora come suonatore di corno in cattedrale, dove era attivo dal 1706 e lo si trova fino al 1712.