- violoncellista
- 15/05/1774
- Parma
Indicato anche come Lancetti, il 15 ago. 1760 venne ammesso al Reale Servigio in qualità di violoncello di Camera coll'annuo soldo di lire 7 mille a decorrere dal I lug. Con il decreto 20 mar. 1766, con il quale si limitava il personale dipendente e diminuivano i salari, questa fu ridotta a 6000 lire a partire dal I apr. 1766 (A.S.Pr,
Decreti e Rescritti). In un atto del 21 ago. 1767 risulta che gestiva anche un'impresa di pellicceria. (Archivio Notarile di Parma,
Notaio Lorenzo Bocelli, filza 15726, pp. 118 bis-121 bis). Cessò il 15 mag. 1774 "avendo abbandonato il Reale Servigio", il Pelicelli dice per morte e dal 16 mag. 1774 alla moglie Anna fu concesso un assegno annuo di lire 1584 senza tassa (A.S.Pr,
R. Casa, Ruolo de' Provigionati in Parma dal I apr. 1766 a tutto l'anno 1805, A, f. 141). Compose: 6
Concerti per violoncello con orchestra; 2
Sonate per violoncello con strumenti e b.c; 4
Concerti per violoncello (tutti ms. Biblioteca di Berlino).
BIBLIOGRAFIA: Eitner; Pelicelli; Bédarida.
ultimo aggiornamento: 06/03/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza