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Numero voci: 229.

Fortunati Ferdinando


  • oboista
  • 1772
  • Parma
Figlio di Francesco, studiò oboe e corno inglese, mentre era intento agli studi umanistici. Giunto alla soglia dell'Università, la passione per la musica ebbe il sopravvento e nel gen. 1793 si sottopose al concorso per soprannumerario in oboe e corno inglese della Ducale Orchestra (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri, 1802-1806, b. 6) e nella successiva stagione di Fiera si recò a suonare nell'orchestra del Teatro di Reggio Emilia. Nel 1795 fece un giro di concerti nelle maggiori città italiane, che gli rese soddisfazioni morali ed economiche: nel registro tenuto dal maestro della Cappella Palatina di Lucca, Antonio Puccini, risulta che in quell'anno fu tra gli strumentisti invitati per la festa di S. Croce, che fece parte del "primo coro", e che fu retribuito con 60 lire. In nota si legge il giudizio del Puccini "Braviss. e suonò sia in chiesa che a Palazzo, dove eseguì un concerto". Nel 1796 passò a Dresda, dove ebbe grande successo; a Berlino suonò alla corte di "Postdam dov'è il re, distinto assai nel servigio di virtuoso oboista da codesto Augusto Monarca" (A.S.Pr, Stato e Affari Esteri, b. 44) che lo volle come I oboe da camera con una paga di 600 scudi annui, stipendio che aumentò con il passare del tempo. 5 anni dopo, alla morte del sovrano, ritornò a Parma e nel 1802 suonò al Teatro di Reggio Emilia nella stagione di Fiera. Udito dagli ufficiali della Brigata Polacca, fu invitato a entrare in quel reparto con il grado di capitano della musica, creando e dirigendo un'ottima banda. Passato con il reparto a Genova, fu trasferito all'isola di San Domingo. Dopo un viaggio di 63 giorni, furono fatti prigionieri dal dittatore locale. In occasione della resa, "si diede gran ballo e gran musica", in cui suonò un concerto d'oboe. Uditolo, il dittatore dichiarò che voleva tenerlo con sé anziché trasferirlo alla Giamaica con gli altri prigionieri: lo nominò comandante delle musiche militari, con una paga di 300 zecchini al mese. Della banda Fortunati insistette per trattenere un clarinettista, un cornista e 2 pifferi, con i quali fece istruire i locali. Data la conoscenza di molte lingue straniere, fece da segretario al dittatore fino alla di lui morte, poi si trasferì a Londra, dove visse agiatamente. Bruce Haynes in Music for oboe, 1650-1800 riporta che fu autore di sei Romanzen per oboe, soprano e bc.


BIBLIOGRAFIA: Fabbri e Verti; Gervasoni.

ultimo aggiornamento: 06/12/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza