Nelle opere a stampa si firmava "da Parma" e "frate". Nel 1669 era maestro di cappella della Carità in Bologna, fu uno dei fondatori dell'Accademia Filarmonica di Bologna, e 'principe' della medesima nel 1670. Si conoscono le composizioni:
Balletti, correnti, gighe e sarrabande per camera a due violini, violone col suo basso continuo per spinetta o tiorba, dedicati all'altezza serenissima di Ranuccio II Farnese. Opera I. In Bologna: per Antonio Caldani, 1669;
Motetti sacri a voce sola con le quattro antifone della Beata Vergine Maria. Opera seconda. (Bo: per Giacomo Monti, 1670. La dedica alla duchessa Maria d'Este, duchessa di Parma, è del I lug. 1670).
BIBLIOGRAFIA: Pelicelli.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza