Figlio di Bernardo, iniziò a lavorare nella bottega del padre. Nel 1681, con il fratello Lorenzo, costruì l'organo di S. Antonino a Borgo Taro. Nel 1687 si sposò a Piacenza. Lavorò anche a Genova, Milano e Venezia. Nel 1697 sostituì Giuseppe Lanzi nella manutenzione dell'organo Antegnati della Steccata di Parma e nel 1698, per 3200 lire, costruì un organo nuovo per la basilica di S. Savino in Piacenza, utilizzando parti del preesistente strumento di Giovanni Battista Facchetti. Nel 1700, indicato come "organaro del Serenissima Parma", fu l'intermediario per la premuta dell'organo della chiesa di Pieve Saliceto con uno del francescano Francesco Zuccari. Nel 1704 costruì l'organo della chiesa di Santa Croce a Fontanellato e 1708 realizzò per la chiesa dei SS. Nazaro e Celso di Piacenza un organo di 9 registri come "quelli di S. Gervaso e S. Hilario di questa città, oppere ambo fatte dal detto Sig.r Poncini". Secondo Alessandro Sanseverini (ms parm 433), nel 1712 "facendo organo" nella chiesa del Quartiere, mentre nel 1715 lavorò all'organo dell'oratorio di S. Maria delle Grazie a Parma, che restaurò nel 1721; nel 1725 fornì lo strumento alla chiesa di S. Giorgio di Sacca di Colorno, commissionatogli dalle compagnie del S. Rosario e S. Sacramento di Sacca (che è stato smantellato nel 1948). Dal 1729 al 1732, come risulta dal libro dei mandati di pagamento, venne retribuito per effettuare la pulizia e l'accordatura dell'organo della chiesa di Ognissanti in Capo di Ponte a Parma.