Indicato anche come Orrigoni, di Piacenza (anche se in alcuni libretti era indicato come "milanese"), fino al 1690 fu "musico virtuoso" alle dipendenze del duca di Modena, per passare poi alla corte dei Gonzaga di Mantova. Nel carnevale 1677 fu al Regio Ducal Teatro di Milano in Attila e in Germanico sul Reno e lo stesso anno ripropose quest'ultima opera al Teatro Ducale di Modena. Fu attivo poi al Teatro Pubblico di Reggio Emilia (Fiere d'apr: 1681, Onor vindicato; 1684, La calma fra le tempeste); Modena (Teatro Ducale, mar. 1685: L'Alcibiade, Oreste in Argo); Bologna (Teatro Malvezzi, 1888: La Flavia, L'incoronazione di Dario); Modena (Teatro Fontanelli, ott. 1688: Flavio Cuniberto); Milano (Regio Ducal Teatro di per le feste delle nozze del re di Spagna, 1869: Il Mauritio) e il 26 dic. 1689 aprì la stagione del Novissimo Teatro Ducale di Parma con Il Vespasiano. Nel 1690 negli spettacoli rappresentati con una grandiosità mai vista per le nozze di Odoardo Farnese a Parma, impersonò Mercurio nell'Idea di tutte le perfezioni, Imeneo nell'Età dell'oro, Gelosia ne Il favore degli dei e Fama ne Le glorie d'amore. Lo stesso anno cantò poi al Teatro Ducale ne Il Vespasiano. Nel carnevale 1694 fu al Regio Teatro di Milano nell'Ajace e Gl'amori ministri della fortuna, nel 1696 nel Serenissimo Teatro Ducale di Parma nella pastorale per musica Paride in Ida e nella stagione 1697-98 al Teatro di Corte di Modena nell'Endimione.

BIBLIOGRAFIA: Balestrieri; Sartori; G.N. Vetro. La musica, in "Il trionfo del Barocco a Parma". Pr: Banca Emiliana, 1989.

©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza