Di Piacenza, nel 1752 suonò nel Teatro in dieci recite dell'opera. Nel 1761 fece parte dell'orchestra che agiva nel Teatro Ducale di Parma. Nel 1769 fece parte dell'orchestra del Teatro Ducale "nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze" (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 934 a). Nel carnevale 1770 e 1771 partecipò agli spettacoli al Teatro Ducale. (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 934b). Indicato tra i "professori parmigiani dell'orchestra", suonò nell'ago. 1773 negli spettacoli teatrali della Cantata e dell'Arcadia nelle allegrezze per la nascita del delfino Lodovico di Borbone (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 935a) e nella primavera 1775 negli spettacoli dati in occasione delle visite dell'arciduca Massimiliano d'Austria, dell'imperatore d'Austria e del granduca di Toscana (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 936a). Per un triennio fece parte dell'Accademia teatrale. Nel mag. 1777 suonò nei balli per la visita del principe d'Ostro Gozia (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 937) e nell'ago. 1779 fu a Colorno nell'operetta giocosa in tempo di fiera (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 937). Nella primavera 1782 suonò nella grande opera al Teatro Ducale (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 938). Dal 1759 al 1805 suonò nelle funzioni solenni della Steccata e in cattedrale dal 1790 al 1800.