Sembra ancora di sentire l’eco di «Impatience» di Bastien David, ultimo brano in programma nel concerto che ha chiuso la scorsa edizione di Traiettorie, poco più di cinque mesi fa. E su quest’onda ritorna venerdì 15 aprile 2022 con il primo di diciotto concerti – senza contare le repliche – il ricco cartellone della XXXII edizione della rassegna di musica moderna e contemporanea «Traiettorie», organizzata ogni anno a Parma da Fondazione Prometeo sotto la guida artistica di Martino Traversa. Anche quest’anno la rassegna sarà spalmata da aprile fino a novembre, con pausa estiva tra luglio e agosto, e sarà ospitata a Teatro Farnese, nella Casa della Musica e nel Centro di Produzione Musicale “A. Toscanini”, rinnovando così il rapporto che lega la rassegna al Complesso Monumentale della Pilotta di Parma, al Comune di Parma e alla Fondazione Toscanini.
Sette concerti con sei ensemble, il ritorno del Quartetto Arditti, la consueta serata dedicata agli strumentisti del Conservatorio di Parigi e tanti solisti popoleranno una delle edizioni di Traiettorie più ricche di musica di sempre. E dopo le edizioni dedicate alla musica tedesca e americana, quest’anno il focus si concentra su quella italiana del Novecento. Ed è significativo che su diciotto concerti di Traiettorie 2022 ben dodici siano composti da solisti o gruppi italiani, in alcuni dei casi con debutti assoluti nella rassegna come per gli ensemble L’arsenale e Syntax, a dimostrazione che in Italia il movimento esecutivo sulla materia contemporanea non è meno intenso di quello compositivo. La stessa scelta dei brani nei concerti, per quanto non ignori i grandi nomi della «classicità novecentesca» come Berio, Maderna, Scelsi, Castiglioni, Donatoni, privilegia moltissimi compositori delle ultime generazioni, assecondando un rapporto spesso diretto fra interpreti e autori, non senza un continuo sguardo oltre i confini che possa contribuire a definire meglio la collocazione dei fenomeni musicali italiani nel quadro della musica del nostro tempo.
Proprio in questo senso è esemplare il concerto di inaugurazione del 15 aprile, in collaborazione con il Concours International de Piano d’Orléans, in cui arriva per la prima volta a Parma il giovane pianista Mikhaïl Bouzine, vincitore della XIV edizione del concorso orléanais: il tema del programma è tedesco (Schubert, Schönberg, Rihm) ma vi sono collocati due italiani di statura internazionale e tutt’altro che indifferenti alla cultura musicale germanica come Luigi Dallapiccola e Ferruccio Busoni.
Insieme a Bouzine, il cartellone della prima parte della rassegna – tutta ospitata alla Casa della Musica – vedrà in scena un altro pianista, uno dei giovanissimi solisti più promettenti della scena italiana, Nicolò Cafaro (17 maggio) e anche un grande amico di Traiettorie, il flautista Mario Caroli (1° giugno), con un recital di brani di Fernando Mencherini, Adriano Guarnieri, Luciano Berio, Franco Donatoni e Armando Gentilucci: proprio di Mencherini, compositore fra i più singolari della scena italiana del secondo Novecento, quest’anno si ricordano i venticinque anni della scomparsa.
Decisamente italiano è il programma offerto martedì 19 aprile da mdi ensemble, che torna a Traiettorie dopo sette anni nell’anno del proprio ventennale, con brani di Verrando, Movio, Incardona, Di Bari, Cattaneo e un ricordo di una figura fra le più promettenti e originali della musica italiana di fine Novecento, Fausto Romitelli, scomparso a soli quarantun anni. Martedì 3 maggio arriva a Traiettorie il Quartetto Maurice, ensemble d’archi tutto italiano, in scena con musiche di Scelsi, Stroppa e Harvey, in collaborazione con la regia del suono di Carlo Laurenzi.
Torna in questa prima parte anche una formula sperimentata con soddisfazione in chiusura dello scorso anno, quella dei «Mini Concerts»: si tratta di concerti di circa mezz’ora con un programma omogeneo di brani di breve durata, aperti a contaminazioni linguistiche e stilistiche, rivolti perciò ad attirare l’attenzione di un pubblico eterogeneo grazie alla particolarità esecutiva e al rapporto più diretto che si stabilisce fra pubblico e interprete rispetto alle consuete occasioni concertistiche. La data è quella di domenica 12 giugno con la fisarmonicista Margherita Berlanda e con le percussioni e l’elettronica del giovane italo-svizzero Alberto Anhaus e un programma di brani di due under 30 come l’italiano Luca Guidarini e la turca Zeynep Toraman.
Su Iannis Xenakis, di cui ricorre il centenario della nascita, si basa la prima delle due serate che Ensemble Prometeo diretto da Marco Angius terrà a Teatro Farnese nella seconda parte della rassegna, il 20 settembre, con uno dei pezzi più clamorosi e meno eseguiti del compositore greco, «Pléïades», una grandiosa creazione per sei percussionisti che restituisce con sensazioni ancestrali la grandiosità architettonica della materia sonora. Il secondo concerto di Ensemble Prometeo prevede invece il 12 ottobre, accanto a brani di Alessandro Solbiati, Gérard Grisey e Giulia Lorusso, la prima assoluta di un pezzo scritto appositamente dal giovane francese Maël Bailly, vincitore del Traiettorie Music Prize istituito per sostenere e promuovere la creatività giovanile.
Questa seconda parte della rassegna che ospita i due concerti di Ensemble Prometeo si aprirà però il 7 settembre alla Casa della Musica, con una serata di elettronica affidata a Ensemble Flashback su brani di Alexander Vert, interpretati dalle percussioni di Philippe Spiesser, l’ingegneria del suono di José Miguel Fernández e il supporto delle creazioni visive di Thomas Köppel. E del resto l’elettronica, che riflette l’aspirazione alla ricerca e all’innovazione promossa da Fondazione Prometeo, ha un ruolo particolare in questa edizione di Traiettorie, come si è visto in precedenza per alcune date della sezione primaverile e come viene confermato dalla serata che Daniele Roccato dedicherà il 30 settembre, sempre presso la Casa della Musica, alla figura del contrabbassista e compositore Stefano Scodanibbio, scomparso dieci anni fa: «Scodanibbio RMX» è proprio un lavoro che accoglie la disponibilità polifonica della musica di Scodanibbio per rielaborarla in una nuova composizione al contrabbasso con il supporto del live electronics.
Eppure si può dire che la seconda parte di Traiettorie 2022 sia all’insegna degli ensemble. Oltre a Roccato è infatti previsto un altro solo concerto solistico, quello del pianista finlandese Joonas Ahonen (14 settembre, Casa della Musica), pianista di Klangforum Wien, con musiche di Castiglioni, Gander, Webern e con l’esecuzione delle «Variazioni Diabelli» di Beethoven, e uno del duo formato dal soprano Alda Caiello e dalla pianista Maria Grazia Bellocchio (di nuovo alla Casa della Musica, il 28 ottobre) con brani di Ravel, Nieder, Monsalvatge, Di Bari, Mosca, Bussotti, Gervasoni, Berio e Kurtág.
A Teatro Farnese il 7 ottobre torna per l’undicesima volta a Traiettorie – la prima fu nel 1997 – il grande Quartetto Arditti, decisamente la compagine più fedele e presente nei programmi della rassegna, come al solito impegnato in un programma tutto italiano che unisce le sterminate capacità tecniche dell’ensemble fondato da Irvine Arditti con un’alta intensità di scrittura contemporanea: Maderna, Sciarrino, Berio, Scodanibbio, Donatoni.
E ora via agli ensemble: oltre ai due concerti di Ensemble Prometeo, il 19 ottobre alla Casa della Musica arriva per la prima volta a Traiettorie L’arsenale Ensemble diretto da Filippo Perocco con Livia Rado soprano; il 3 novembre torna dopo quattro anni L’Instant Donné, che nel 2022 compie vent’anni di vita, con musiche di Castiglioni, Clementi, Lanza, Norman, Sinnhuber, Pattar, Tokunaga; il 9 novembre sempre alla Casa della Musica toccherà il consueto appuntamento con i giovani talenti del Conservatorio di Parigi, anche in veste di solisti; e infine nel Centro di Produzione Musicale “Arturo Toscanini” il 18 novembre Traiettorie 2022 si chiuderà con Syntax Ensemble diretto da Pasquale Corrado, con Valentina Coladonato voce solista, e un programma che celebra più che mai la contemporaneità più italiana nel senso pieno della parola, con cinque composizioni di Luca Mosca, Sonia Bo, Alessandro Melchiorre, Pasquale Corrado e Maurilio Cacciatore scritte negli ultimi quindici anni.
La scelta di rappresentare le edizioni della rassegna con opere d’arte visiva di autori di rilievo internazionale, talvolta appositamente realizzate, si conferma anche quest’anno, a riprova della forte attenzione che da sempre Fondazione Prometeo rivolge alle arti figurative. Questa trentaduesima edizione di «Traiettorie» sarà rappresentata da un’immagine della serie «Antarctica» che il fotografo Paolo Pellegrin ha realizzato nel 2017 per documentare l’impatto del cambiamento climatico sull’Antartide.
La realizzazione di «Traiettorie», partner di Italiafestival, sarà possibile grazie al sostegno di: Comune di Parma, Casa della Musica di Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Università degli Studi di Parma, Fondazione “A. Toscanini”, Fondazione Monteparma, Chiesi Farmaceutici, Symbolic, Sina Hotel Palace Maria Luigia, MACROCOOP – Servizi per la comunicazione. Rinnovata anche la collaborazione con Rai Radio3 e Magazzini Sonori come media partner.