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Numero voci: 204.

Raguzzi Francesco


  • flautista
  • 1790
  • Piacenza
  • 29/09/1834
  • Parma
Lo Spezzaferri lo fa nascere inesattamente nel 1780 e morire nel 1825. Nato da agiata famiglia borghese, dopo aver studiato a Parma al Collegio Lalatta nonché flauto per 5 anni con Pasquale Cavallero, abbracciò la carriera delle armi, arruolandosi nel 1810 a Torino nelle guardie d'onore napoleoniche. Con il grado di luogotenente combatté nelle campagne di Russia e di Prussia del 1812 e 1813, quando fu fatto prigioniero. Liberato nel mar. 1814, a casa trovò che la sua fortuna economica non esisteva più. Non essendo stato ammesso con il suo grado nelle ricostituite milizie ducali, avendo da giovane studiato da dilettante, si dedicò professionalmente alla musica. Avendo dato prova di essere uno strumentista eccezionale, fu chiamato a fare parte della Ducale Orchestra di Parma, dove ebbe modo di distinguersi per la squisitezza dello stile, anche in concerti. Nel 1824, al ritiro di Pasquale Cavallero, venne nominato I flauto a perfetta vicenda della Ducale Orchestra. Fu scritto che vi erano dei compositori che scrivevano per il Teatro Ducale di Parma che usarono "l'artifizio di innestarvi sul bel principio un a solo di flauto per mettere, come che siasi, il pubblico sull'applaudire; e non fallirgli l'intento". Fu anche I flauto nelle stagioni del Teatro di Reggio Emilia dal 1823 al 1828 e si qualificava "I flauto e ottavino della Corte di Parma". Partecipò ai moti carbonari del 1831 e fu inquisito. La scheda segnaletica della polizia scrisse che abitava a borgo delle Colonne e che aveva dato alloggio ad alcuni individui che si diceva avessero preso parte a Modena alla congiura di Menotti. Benché fosse stato aiutato dalla sovrana, si era dimostrato a lei avverso ed era stato uno dei 4 comandanti della Guardia Nazionale. Non risulta che il mite governo di Maria Luigia avesse preso dei provvedimenti nei suoi riguardi. Non avendo famiglia, morì all'ospedale maggiore di Parma.

Pietro Giordani compose per lui questa iscrizione:

Francesco Raguzzi Piacentino
che militò per Napoleone
poi si fece flautista
visse anni XLV
amato per l'eccellenza nell'arte e la sincera bontà
ebbe dagli amici esequie straordinarie.

Lo Stocchi scrisse che era "di cara e indelebile memoria", mentre il suo allievo Giovanni Battista Mattavelli scrisse Otto grandi studi per flauto solo composti e dedicati al sig. Francesco Raguzzi, primo flauto della Ducale Accademia di S.M. la Duchessa di Parma dal suo allievo Gio. Batt. Mattavelli (Mi: Lucca). Il suo posto di I flauto nell'Orchestra Ducale di Parma fu preso da Stefano Didier, al cui posto andò a Flaminio Tovagliari.

BIBLIOGRAFIA: Necrologio, in G.Pr, 1 ott. 1834; Fabbri e Verti; Inventario; Spezzaferri; Stocchi; O. Masnovo. Patrioti del 1831, in A.S.P.Pr. 1937, p. 200.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza