Nell'elenco dei cantanti pubblicato nel 1776 dall'Indice è indicato "di Parma". Nell'estate 1773 cantò nei cori della pastorale Uranio ed Erasitea eseguita per la nascita del Real Figlio primogenito Lodovico (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 935a). Nel carnevale 1775 nel Teatro Ducale di Parma cantò ne La locanda, dramma giocoso di Giuseppe Gazzaniga. Nella primavera 1777, indicato come buffo, fu al Teatro de' fratelli Pini di Pisa in L'idolo cinese e Il principe di Lago Nero, mentre nel carnevale 1779 fu raccomandato dal duca per cantare "in una delle ultime parti" (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri Borbonici, b. 5): fu accontentato e fu presente in La contessina e in Il marito indolente. Nel 1783 lo troviamo copista di musica per l'Accademia Filarmonica di Parma, pur continuando a esibirsi come cantante (Parma, Teatro Ducale, carnevale 1787: Il barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello; carnevale 1790: La ballerina amante). Dal 7 apr. 1776 al 1800 fece parte come cantore della cappella vocale della cattedrale di Parma, e dal 1782 al 1791 anche della Steccata.