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Parma, Le Orchestre in eta'' Borbonica


Come abbiamo detto, alla corte farnesiana esistevano delle formazioni di musicisti stipendiati dalla corte, ma si può cominciare a parlare di orchestra a Parma soltanto dalla metà del XVIII sec, quando giunse a servizio del duca Jacques Simon Mangot, che il 22 gen. 1757 fu nominato direttore del Reale Concerto di Camera, responsabile per la musica teatrale e ispettore ai teatri. Tra le mansioni gli fu attribuita poi quella di dirigere (dal 1766 al 1791) la Cappella degli Infanti. Fallita la riforma del teatro, Dutillot volle imporre un'altra delle sue riforme anche per liberarsi delle persone adesso poco gradite: licenziò i violinisti Hugues-Philippe Serrière e Pierre La Houssaye, accampando la loro "condotta scandalosa", e tagliò gli stipendi a un grande numero di dipendenti. La paga di Carlo Ferrari, ad esempio, da 14.000 lire annue fu portata a 10.000, la pensione del liutaio Giovanni Battista Guadagnini a 1.200 lire (come quella del calzolaio e del portiere del palazzo reale). Con decreto 6 apr. 1766 (con decorrenza 1 apr.) anche Tommaso Traetta fu sollevato dall'incarico di maesttro della Reale Cappella (A.S.Pr. Computisteria Borbonica, b.1337). Lasciò il Ducato e si trasferì a Venezia come direttore del Conservatorio delle Donzelle. A seguito di uno dei decreti di riforma, l'organico dei professori della Reale Orchestra stipendiati annualmente ricevette il seguente ordinamento: un maestro di cappella e un primo violino (6.000 lire cadauno), un primo dei secondi violini (4.000), due altri violini (3.600 cadauno), prima viola (3.600), seconda viola (2.400),primo violoncello (5.000), secondo violoncello (3.600), primo contrabbasso (4.000), secondo contrabbasso (3.000),primo oboe(5.000), secondo oboe (3.600), un accordatore de'cembali (2.000), un copista custode dell'archivio della musica (2.000). Gli altri professori occorrenti nella verie occasioni, sarebbero stati retribuiti a prestazione.Furono poi previsti (A.S.Pr, Decreti e Rescritti, 1766) per S.A.R. un maestro di ballo (8.000 lire annue) e un suonatore di violino per il ballo (2.400); per i reali principi un maestro di ballo (8.000) e un suonatore di violino per il ballo (2.400) e,infine,per la Regia Accademia dei Paggi un maestro di ballo (4.000) e il realtivo suonatore di violino (1.200). Nel 1773 fu preposto alla musica strumentale il riminese Angelo Morigi, con un'orchestra che poteva vantare strumentisti quali Ferdinando Simonis (viola), Antonio Berthomieux (violino), Francesco Hiserich (contrabbasso). Questi facevano parte sia del predetto Reale Concerto di Camera che, per le opere, dell'orchestra del Teatro Ducale, come pure delle cappelle della Steccata e della cattedrale, nonché della Reale Accademia di musica, fondata nel 1783. Gli strumentisti dipendenti dal Governo a stipendio erano 8: avevano l'obbligo, oltre alle suddette prestazioni musicali, di dare lezioni gratuite a 4 giovanetti poveri particolarmente dotati, che venivano loro assegnati per un tirocinio quadriennale. Il fare parte della Reale Orchestra e del Concerto conferiva una posizione assai ambita: un decreto del 3 gen. 1778 ne fissò le norme per l'ammissione: "Non sarà permesso ad alcuno di far parte dei detta Orchestra senza prima aver dato saggio d'abilità tanto nella musica che nel maneggio dell'Istromento". Gli assegni relativi a questi professori erano stati fissati con decreto 11 nov. 1776 e la tranquillità economica era altresì assicurata con una pensione in caso di invalidità e vecchiaia, e per i superstiti in caso di decesso. Un decreto del 17 ott. 1781 prevedeva che alla vedova spettasse un terzo del soldo del marito, cifra che, per Reale Rescritto, in casi particolari poteva giungere anche all'intero importo. Oltre a questi professori "proprietari", di ruolo, retribuiti con stipendio fisso, erano previsti i "soprannumerari" che, anche se pagati a prestazione, acquisivano questa qualifica dietro esame; vi erano infine gli altri professori residenti nella città.
ultimo aggiornamento: 08/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza