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Numero voci: 121.

Toscani Antonio


  • compositore
  • 27/06/1750
  • Parma
  • 03/07/1805
  • Parma
Sacerdote, studiò cembalo, canto, contrappunto con Giuseppe Ginocchio e, raccomandato dal conte Jacopo Antonio Sanvitale e dal maestro, nel 1766 si recò a Bologna per perfezionarsi per un anno con padre Martini (5 lettere del Toscani al padre si trovano nell'epistolario martiniano a Bologna). Il giorno 8 apr. 1767 si presentò alla prova per essere ascritto tra i soci dell'Accademia Filarmonica di Bologna e compose un'antifona a 4 v Ex Aegipto vocavi (autografo nell'archivio dell'Accademia). Ritornato in patria, dai libretti degli spettacoli e delle accademie dati al Collegio dei Nobili tra il 1769 e il 1792, risulta docente di clavicembalo tra i "maestri di arti cavalleresche": si fregiava del titolo di "maestro di cappella all'attuale servizio di SAR" (A.S.C.Pr, Collegio dei Nobili, b. 1-2). In un opuscolo parmigiano del 1809 si legge che "gareggiò pur esso col Colla, e co' migliori del tempo, Contrappuntista accurato, ed Organista Corale di merito". Nel 1775 si recò a Colorno per l'allestimento dell'opera giocosa La colonia, che aveva composto per quel Teatrino di Corte, retribuito con 30 zecchini. Il 22 gen. 1778 venne nominato maestro di cappella della cattedrale di Parma, succedendo al suo maestro Giuseppe Ginocchio che era deceduto: dette la prima esecuzione il 19 apr. 1778, giorno di Pasqua. Grande organista, il Pelicelli scrive che nelle maggiori solennità amava eseguire un concerto obbligato all'organo, come avvenne il 15 ago. 1787. L'ultima funzione fu il 5 apr. 1805, festa di Pasqua. Con reale decreto 22 gen. 1773 il duca emanò il "nuovo piano" della Reale Cappella di San Paolo per le funzioni di corte, che sarebbe entrato in funzione dal successivo I feb. Toscani fu nominato organista al "Reale Servigio" fino al 12 dic. 1779, data della soppressione della cappella. "Reale Compositore della musica da Chiesa nominato con Reale Decreto de' 20 dicembre 1779 al quale è stata ad un tempo accordata la futura dell'assegno di annue lire 2.000 godute presentemente dal Maestro Sig. Francesco Poncini. Avendo S.A.R. disposto che cessino le Funzioni del Reale Servigio nella Chiesa di S. Paolo, ove il sud. esercitava l'impiego d'Organista, gli ha perciò accordata la sua libertà con le condizioni espresse nella inf.ta lettera e col godimento vita sua naturale durente di #. 540 annue corrispondenti alla metà del soldo che percepiva anteriormente per mano di Mons. Vescovo" (A.S.Pr, R. Casa, Ruolo de' Provigionati in Parma dal I apr. 1766 a tutto l'anno 1805, A, ff. 151, 887, 892). Il 20 dic. 1779 fu nominato "Regio Compositore della Musica da Chiesa con in futuro quell'assegno di lire 2.000 goduto attualmente da Francesco Poncini". Intanto riceveva 540 lire annue "vita natural durante" (A.S.Pr, Ruolo dei provigionati dal 1766). Alla morte del maestro Poncini, ricevette le lire 2.000, che assorbivano le 540 (A.S.Pr, Ruolo de' Provigionati con impiego dal 1780 al 1805, f. 267). Compose: Offertorio (4 ago. 1794, copiato in partitura da Pietro D'Alberti, professore di musica della corte ducale); Messa nuova da pontificale per la cattedrale di Parma (ricevendone 164 lire il 6 ago 1795); Graduale ed Offertorio assieme a Vexilla per la festa del santo legno, a 4 v con istromenti (3 mag. 1797); un Salmo ed un Magnificat (Bo, Archivio Storico Musicale, ms); una raccolta pratica di contrappunto e un Responsorio, dedicati a padre Martini (Fi, Biblioteca Basevi); nell'archivio del duomo di Casalmaggiore si trovano ms: Magnificat a tre, corale; Messa corale; Tantum ergo a 3, con corni e org; Tantum ergo a 3; nell'archivio di S. Liborio in Colorno: Inno della sacra spina: Aeterno Regi gloriae; Benedictus; Sequenza de' morti, per org; Exultet mentis jubilo: Inno di S. Tommaso d'Aquino; Infensus; Iste confessor; Kyrie e Gloria; Responsori del mercoledì santo; Responsori del giovedì santo; Responsori del venerdì santo; Salve Regina; 5 Tantum ergo; Te Deum; 2 Vexilla;nel fondo musicale dell'Annunziata di Parma, si trova il ms di uno Stabat Mater a 4 voci. Un suo ritratto a olio su tela del pittore parmigiano Domenico Passerini si trova nella quadreria di padre Martini a Bologna.
BIBLIOGRAFIA: Filandro Cretense. In morte della celebre cantatrice Lucrezia Aguajari Colla, donna di somma saviezza, in "Opuscoli diversi", t.III.Parma: dalla Stamperia Carmignani, 1809, p.56; Cirani; Colorno/Musica; Pelicelli.
ultimo aggiornamento: 08/06/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza