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Numero voci: 121.

Toschi Giovanni


  • cantore
  • 20/12/1800
  • Parma
"Musico coll'annuo soldo stabile di lire 2.000, e coll'obbligo di cantare senz'altra corresponsione in tutte le Funzioni di Chiesa di Corte tanto in Parma, che in Colorno, e Copermio salvo il Motetto, cantando il quale per turno cogl'altri gli verrà ogni volta, che lo canterà passata la regalia di due pezze di Spagna da lire 21,10; lascia però S.A.R. la libertà al musico stesso di cantare sempreché non siavi funzioni di Corte in tutte quelle della città, e siccome si è anche il med.mo offerto di servire alla Real Corte per le funzioni di Camera, o Accademie, così qualora ne accadranno, gli verrà ogni volta corrisposta per queste la regalia di sei zecchini da lire 44 cad.o e tutto ciò in forza del R. Decreto de' 5 giugno 1783. Per Real Decreto de 27 ottobre 1784 gli è stato aumentato il sudd.o di lui assegno di altre lire 2.000, e queste in luogo delle mercedi che per lo passato esigeva per tutte le funzioni di chiesa che non erano della Real Corte, ma che di quando in quando le venivano ordinate; e colla espressione che delle sud.e lire 2.000 d'aumento debba goderne dal giorno 6 giugno in avanti per tutte le funzioni fatte, e da farsi, nelle quali cantando il Motetto non potrà pretendere la menoma ricognizione, salvo le accademie della Real Corte, per le quali conseguirà come sopra in ogn'una sei zecchini.Con avvertenza però che il presente aumento d'assegno deve intendersi interinale e progressivo solamente sino a tanto che continui l'uso di far cantare detto musico" (A.S.Pr, Ruolo de' Provigionati con impiego dal 1780 al 1805, f. 329).
BIBLIOGRAFIA: Pelicelli.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza