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Numero voci: 215.

Savi Alfonso


  • violoncellista e compositore
  • 29/12/1772
  • Parma
  • 08/05/1847
  • Parma
Assieme all'iscrizione in lettere all'Università di Parma, studiò composizione e violoncello con Gaspare Ghiretti. Il I lug. 1795, "era violoncellista già da 8 anni", fu nominato violoncellista soprannumerario della Reale Orchestra, alternando l'attività strumentale con la composizione (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri, 1802-1806, b. 6). Il 31 ott. 1816 gli fu "concesso di rivestire l'uniforme decretata da S.M." per i professori in proprietà della Ducale Orchestra. Sempre nel 1816 lo troviamo violoncello al cembalo nella stagione di Fiera di Brescia. Nella stagione di estate del 1818 del Teatro Ducale di Parma fu maestro al cembalo. Vice direttore della musica vocale nella risorta Accademia Filarmonica di Parma, fino al 1831 suonò nelle cappelle della Steccata e della cattedrale. Tra il 1826 e il 1829 fu insegnante di violoncello e contrappunto al Collegio Lalatta e, con il decreto istitutivo del Collegio Maria Luigia (10 dic. 1831) fu nominato docente dello strumento. Apprezzato anche come maestro di canto, poté vantare diversi buoni allievi: nel 1832 concorse per il posto di insegnante della Scuola di canto istituita nell'Ospizio delle Mendicanti, ma gli venne preferito Antonio De Cesari. Per la morte di Pietro Rachelle, dal carnevale 1837-38 prese nell'orchestra il posto di I violoncello al cembalo, posto che un anno dopo lasciò a Carlo Curti. Fu un compositore molto attivo. Opere: La tazza incantata, farsa (Pr, Teatro Ducale, autunno 1811); Il Trombetta ossia I gelosi burlati, farsetta in musica (Pr, Teatro Ducale, primavera 1812); Il matrimonio per puntiglio (1813, partitura autografa B.C.Pr); Luigia ossia L'amante prigioniero, farsa di Luigi Romanelli (Pr, Teatro Ducale, 1814); L'astuzia di un amante (1825). Ballo: quando Germano Liberati presentò Il castello di Valbruna, l'opera fu accompagnata da un ballo, la cui musica fu composta appositamente dal Savi (giu. 1825). Composizioni per orchestra: Vespero a grande orch (eseguito nell'oratorio di Sala Baganza, 15 ago. 1802); Il ritorno di Alberto signor d'Este, cantata di Luigi Cagnoli (eseguita il 27 lug. 1814 al Teatro di Reggio Emilia e che gli Annali del 1827 attribuirono erroneamente al figlio Luigi); Valzer variato e concertato per chitarra e piccola orch (1816, Civica Biblioteca di Codogno); Pezzo concertato per violino acc d'archi (1822. B.Cons.Pr); Pot-pourri concertato per violino acc orch (1822. B.Cons.Pr); Sinfonia pastorale; Divertimento per violino ed altri Istromenti obligati (B.Cons.Pr). Nel 1827 compose 21 Sinfonie per gli intermezzi delle commedie e tragedie che andavano in scena al Teatro Ducale. Il pagamento concordato fu di 14 lire ognuna. Venne liquidato il 31 mag. 1833 (B.Cons.Pr. Archivio Ducale Orchestra). Tre di queste composizioni si trovano nel fondo della Commissione Amministrativa del R. Teatro (in B.Cons.Pr): le riduzioni per orchestra delle cavatine "Sul fior degli anni miei", "Che mai sarà di me" dall'Ajo nell'imbarazzo di Donizetti e della Cantata a 3 voci con i cori (dic. 1815). Musica da camera: Quatuor n. 2, per 2 vl, vla, cello (1811. B.Cons.Pr); Quatuor n. 3, per 2 vl, vla, cello (1812. B.Cons.Pr); Sonata, per pf, vl e cello (dedicata il 27 gen. 1817 alla duchessa Maria Luigia, in seguito pubblicata Mi: Lucca); Quatuor, per 2 vl, vla, cello (1818. B.Cons.Pr); Pezzo concertato in sib, per vl, cl, vla, pf e cello (1821. B.Cons.Pr); Capriccio, per pf, vl e cello (Mi: Ric). Musica strumentale: Variazioni per clarinetto (eseguite da Francesco Guareschi in un'accademia al Teatro Ducale di Parma il 20 feb. 1817); Variazioni per due violoncelli (eseguite a Parma nel 1820); Concerto per violoncello, eseguito il 27 feb. 1820 da Laudelia Giuseppina Rachelle, per l'inaugurazione dell'Accademia Filarmonica di Parma. Composizioni vocali: Inno di San Vincenzo de' Paoli a 3 v virili acc di corni, org e cbs (ago. 1812. B.Cons.Pr); Cantata allusiva (eseguita da Claudio Lalatta al chiudersi delle accademie dei Filarmonici, che si tenevano in casa Lalatta (1819. Il testo in B.Pal.Pr, Fogli volanti, A 102); Euterpe, Amarilli e Dafni, cantata pastorale a 3 v soliste e orchestra (1820. Il testo in B.Pal.Pr, Fogli volanti, A 114); Cantata a 5 voci con cori composta in occasione del solenne ingresso nella città di Reggio di S.A.R. Francesco IV, arciduca d'Austria, duca di Modena, Reggio, ecc il 24 luglio 1814, (La sinfonia fu eseguita nella scuola di musica di Reggio Emilia il 25 apr. 1898. G.M.M., 28 apr. 1898). Musica sacra: Giosia re di Giuda, dramma sacro su libretto del marchese Francesco Paulucci, musicato assieme a Giuseppe Nicolini (Mamiano di Traversetolo, Teatrino di villa Paulucci, 1817. Dal Gambara è attribuito erroneamente al figlio Luigi). Il 19 mar. 1820 fu eseguito nella chiesa di S. Giuseppe un componimento musicale scritto in occasione della festa del santo (G.Pr. 24 mar. 1820); Messa, a 4 v acc orch (1822. B.Cons.Pr); Tantum ergo, per t solo con cori e ob obbl (1822. B.Cons.Pr); Tantum ergo in Elafà, per bs acc orch (1826. B.Cons.Pr); Stabat Mater a 3 concertato Busseto, Bibl. Archivio della Società Filarmonica). Quando morì Adamo Neipperg, l'Accademia Filarmonica dette nell'oratorio di S. Quirino un solenne ufficio funebre. Fu eseguita una Messa da requiem composta dal Savi e l'orchestra fu diretta da Germano Liberati (G.Pr, 27 mar. 1829).
BIBLIOGRAFIA: Alcari; Fabbri e Verti; Pelicelli; Lodovico Gambara. I Teatri minori, in Allodi, p. 214; Dino Rizzo. L'intervento del giovane Verdi in una composizione di Giacomo Mori, in A.Pr, LXXXV, I, 2001, pp. 21-27.
ultimo aggiornamento: 01/03/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza