Indicata anche come Algieri, parmigiana, la troviamo nel nov. 1708 a Venezia al Teatro di S. Angelo in
Arrenione: si fregiava del titolo di "virtuosa di Margherita Farnesi, fu duchessa di Modena". Nel dic. dell'anno seguente ritornò nello stesso teatro nel
Tradimento tradito di Francesco Silvani, mentre nella primavera 1713 al Teatro di Mantova, assieme alla sorella Anna Maria, firmò la dedica del libretto (Pr: Giuseppe Rosati, 78 p.) de
L'amore politico e generoso della regina Ermengarda. Gli intermezzi erano del piacentino Pietro Paolo Pezzoni e la musica di Francesco Gasparini e "di Gio Maria Capella, vicemaestro di Cappella della Cattedrale di Parma e virtuoso della Vedova di Mantova". Lei si fregiava del titolo di "virtuosa dei Serenissimi di Parma". Nel 1716 fu al Nuovo Teatro Ducale di Parma nel dramma pastorale per musica
Dafni e vi ritornò nel carnevale 1718 ne
L'enigma disciolto. Nel carnevale 1723 la troviamo al Teatro di Reggio Emilia nel dramma per musica
Mitridate Eupatore: il libretto riporta che era "del Principe Antonio di Parma". L'anno seguente cantò nel Teatro di Corte nel
Venceslao "musica di Giammaria Capello, maestro di cappella del Principe di Parma".
BIBLIOGRAFIA: Fabbri e Verti; Sartori.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza