Figlio di Francesco e padre di Francesco, da una fede di stato libero, rilasciata a Piacenza il 12 aprile 1751, risulta che aveva 25 anni. A Borgo San Donnino fu retribuito per "lecioni e musica a Leopoldo Hessen D'Armstadt", come pure nel 1746 suonò nella chiesa dei Cappuccini. Nell' ott.1750 andò ad abitare a Piacenza, dove nella stagione d'estate 1752 suonò nell'opera. Visse anche a Parma e nel 1757 si trovava a Genova, probabilmente per impegni professionali. Assieme ai violinisti Domenico Martelli e Giuseppe Cattani si fece impresario di un'opera buffa allestita al Teatro delle Saline di Piacenza, che sortì un esito disastroso. Per non essere arrestato per debiti, si rifugiò nella chiesa di S. Pietro e, per soddisfare i creditori, cedette la dote della moglie e si impegnò a versare tutti i proventi della sua attività fino all'estinzione dei debiti (rogito Angelo Peretti, I ago. 1769). Visse poi miseramente. Nei carnevali 1776 e 1777 risulta primo violino e direttore dell'orchestra nelle opere date a Piacenza.