Di questo musicista parmigiano, il Da Erba scrisse: "armoniosissimo musico e sacerdote, Priore della chiesa di S. Lazzaro fuori in strada da Claudia, fu per la musica un tempo molto stimato a Pistoia, a Messina, a Roma e finalmente in patria [...] quale compose sopra tutti gli uffici divini alcuni canti pieni di mirabilissima dolcezza e soavità, e fu continuamente di molta virtuosa vita e pieno di molta santità". Pur avendo indagato nei luoghi delle suddette peregrinazioni, non abbiamo trovato tracce. Il 6 ago. 1546 lasciò il priorato di S. Lazzaro, in quanto nominato cappellano della Steccata: esercitò dapprima l'ufficio di vicemaestro di cappella, e dal 14 ott. 1552 maestro, con il salario di venti scudi d'oro all'anno. Occupò tale incarico fino al 1564, quando si licenziò per entrare al servizio del duca Ottavio Farnese "al Governo della musica e Compagnia del Santo Crucifisso, quale intende fondar in la giesia di S. Giovanni in Codeponte". Le composizioni sono andate smarrite.