- scenografo
- Parma
- 01/01/1801
- Parma
Studiò con il parmigiano Gaetano Ghidetti architettura e prospettiva, con Pietro Righini scenografia. La sua attività si esplicò specialmente in decorazioni architettoniche: tracciò numerose prospettive sulle facciate, cortili e chiese nella provincia di Parma (ad esempio lo sfondo del cortile in palazzo Sanvitale nel 1788, poi ridipinto da Giacomo Giacopelli). Lavorò anche a diverse prospettive teatrali, spesso con Francesco Grassi. Nel 1774 disegnò e dipinse varie scene per il Teatro Ducale ed una per il Teatro della Rosa di Pontremoli. Il 7 mar. 1786 ricevette lire 1166 dal Collegio dei Nobili "per aver rimesso lo scenario detto Il Campidoglio i quali si sono ora resi servibili per il Teatro, essendosene di questo valsi nel corrente carnevale 1786 colla tragedia rappresentata,
La morte di Cesare"; furono altresì pagate "lire 285,15 per colori e terre utili" (A.S.Pr,
Computisteria Borbonica, b. 363). Nello stesso collegio, l'anno seguente restaurò 4 scenari "per la tragedia
Il Serse e ballo del carnevale: la sala regia del Bibbiena, il bosco del Rocchetti, la prigione del Righini e la deliziosa del Paglia. Il 18 feb. ricevette 1790 lire, oltre a lire 818 di terra e colori, e di gesso e colla 82,11" (A.S.Pr,
Computisteria Borbonica, b. 364) e per le scene del ballo nel carnevale 1792, lire 360 (A.S.Pr,
Computisteria Borbonica, b. 376 a). Nel 1796-97 e 1799-1800 dipinse le scene per il Collegio Lalatta. "le quali furono dagli intelligenti assai lodate".
BIBLIOGRAFIA: DBI; Scarabelli Zunti; Marco Angella (vedi Pontremoli).
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza