In questa chiesa dei gesuiti, nel lug. 1606 fu adunata la Congregazione della Visitazione di Maria Santissima, che successivamente prese il nome di Congregazione degli Artisti, attiva fino al secolo scorso. La congregazione ebbe una sua cappella musicale, la cui "fondazione della musica", risale al 1660, quando vi fu un lascito finalizzato a "sollennizare con Musica le feste tutte de Santi proprij della Comp. Di Gesù". A tal fine venivano utilizzate le rendite, una parte della quali (157,16 lire), erano "investite con il Coll.o di Parma de Nobili". Sappiamo che l'organo fu acquistato nel 1648 a Parma (si trovava nel Teatro Farnese) e che organista era stato nominato Gasparo Albini, mentre, nella II metà del 600, maestro di cappella era Giovanni Battista Bolli. Le notizie sono esaurienti dal nov. 1700: venne stipulata una convenzione triennale con il maestro di cappella Francesco Bazzani, che doveva dirigere "un buon Organista, quattro buone voci, cioè Basso, Tenore, Contralto e Soprano, due buoni violini et un violone o un violoncello". Allegato al contratto vi era il "Calendario delle Funzioni di Musica da farsi nel decorso di ciascun anno nella chiesa di S. Pietro". Nel 1703 la convenzione venne stesa con Giovanni Francesco Barbieri, reggiano, e venne rinnovata fino al 1711 (A.S.Pr, Gesuiti di Piacenza, b. 120). Nel nov. 1711 fu nominato per 3 anni Carlo Campelli, con un soldo di 3600 lire: restò in servizio fino all'ott. 1723. Le notizie successive sono saltuarie e nel registro della chiesa si legge genericamente di spese "per la musica". Nel 1723 fu forse la volta di Giovanni Battista Benzoni, lodigiano, ma non è certo che avesse preso servizio. Dal 1731 al 1740 si rileva una progressiva limitazione dei fondi (A.S.Pr, Gesuiti di Piacenza, b. 211).