Nel 1557 fu eretta nella chiesa domenicana la Congregazione del Rosario, i cui membri erano i maggiorenti della città. Data la larghezza di mezzi, nel 1664, per solennizzare con i maggiori virtuosi di canto, coro e strumenti la musica delle funzioni, fu istituita una cappella musicale (così il De Giovanni, Bussi invece scrive che funzionava fin dal 1557).
I maestri di cappella furono:
Gian Antonio Grossi (1647-1648);
Giovanni Battista Bolli (1649-1650);
Isidoro Tortona (1664-1670);
don Agostino Boldini da Caravaggio (1677-1680);
Francesco Bazzani (1684-1686);
Antonio Secondi (1687-1696);
Antonio Bissoni detto il Rossetto (1697-1726);
e, per ultimo, Geminiano Giacomelli (1726).
Tra i cantanti vi fu il musico soprano Cristoforo Raparini, che aveva cantato a Roma nell'opera (assunto nell'ago. 1729, con la libertà di cantare anche nel Teatro di Piacenza), uno dei I violini fu Stefano Bertuzzi. La cappella fu sciolta nel 1732 per ragioni finanziarie. Negli anni seguenti "al coro borghese sottentrò il coro fratesco", che fu diretto da Francesco Mondani (fino al 1739), Giovanni Battista Benzone (1740-1743), Giuseppe Carcani (1744-1760).