Aveva la sede presso la chiesa di S. Francesco, dove i suoi atti si trovano ancora. Tra le finalità vi fu di decorare con la musica le funzioni religiose, e da qui sorse la necessità di mantenere una cappella musicale. Abbiamo i nomi di alcuni dei maestri che si sono succeduti alla direzione, i più prestigiosi musicisti che si sono dedicati a quel genere di musica a Piacenza, a riprova dell'importanza che questa istituzione ebbe nel panorama musicale della città: Giulio Bruschi (1620-1629); Giuseppe Allevi (fino al 1670); Isidoro Tortona; Giovanni Battista Bolli (fino al 1677 e ancora nel 1696); Francesco Bazzani (fino al 1683); Antonio Secondi (fino al 1687); Pier Antonio Marmiroli (nel 1700); Angelo Palmieri (nel 1740). Nella chiesa di S. Francesco si sa di un organo anteriore al 1474, probabilmente costruito dai fratelli reggiani Bartolomeo e Gugliemo Dell'Alpa. Nel 1539 Giovanni Cipri prese l'impegno di costruirne uno nuovo, che fu ultimato nel dic. 1544. Nel 1842 fu montato un organo di Carlo Serassi S. Francesco. Nella chiesa si sa di un organo anteriore al 1474, probabilmente costruito dai fratelli reggiani Bartolomeo e Gugliemo Dell'Alpa. Nel 1539 Giovanni Cipri prese l'impegno di costruirne uno nuovo, che fu ultimato nel dic. 1544. Nel 1842 fu montato un organo di Carlo Serassi del 1830, che si trovava nella soppressa chiesa di S. Protaso. Nel 1942, conservando le parti del vecchio, fu rifatto dalla ditta Tamburini di Crema.