Con decreto 2 lug. 1801 fu insignito del titolo di maestro di cappella onorario di S.A.R. (A.S.Pr,
Ruolo de' Provigionati con impiego dal 1780 al 1805, f. 177). Suonò nella cattedrale dal I lug. 1805, sostituendo Carlo Ramis. Fu giubilato nel 1808. Per la cattedrale scrisse un
Te Deum.
Il 9 ago. 1816 - abitava a Ponticelli d'Ongina - presentò domanda alla fabbriceria della cattedrale di Cremona per concorrere all'impiego di organista, data l'infermità di Pietro Mezzadri.
Pur avendo dato prova assai lodevole in due importanti solennità, per un equivoco fu considerato ritirato dal concorso. Da una lettera del 16 set. 1816, in cui si tratta delle prove degli aspiranti, del Comandino è detto che "il suddetto ha suonato per eccellenza".
Ignoriamo l'esito ma, in una domanda del 27 gen. 1830 di Costantino Carletti per concorrere al posto di organista della chiesa di S. Domenico di Cremona, leggiamo "avendo studiato parecchi anni sotto la direzione del Professoe Comandini".
BIBLIOGRAFIA: Pelicelli; Sommi Picenardi (Supplemento di Cesare Zambelloni).
ultimo aggiornamento: 15/12/2005
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