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Castel San Giovanni, I teatri


L'Indice dei Teatrali Spettacoli alla primavera 1797 riporta per Castel San Giovanni: "Nell'apertura di quel Teatro rappresentò commedie e tragedie la Comica Compagnia italiana diretta da Francesco Baldo". Non si sa nulla di quel Teatro. Nel 1821 l'Anzianato chiese al Governo di poter costruire un teatro e la duchessa, con i rescritti del 2 mag. e 25 lug. 1822 donò al Comune l'area per costruirvi una scuola, la pesa pubblica, la caserma dei dragoni e il teatro. I lavori iniziarono nel 1822 e il Teatro fu inaugurato il 5 set. 1823 con La serva padrona di Pergolesi. Così, tra le quote dei palchettisti e "con denaro comunale" sorse, su progetto dell'architetto Paolo Gazzola, nell'area della chiesa di S. Giustina dell'ex convento delle Benedettine un teatro con 22 palchetti su 2 ordini, "un primato su ogni altra cittadina minore del Ducato". (La pianta con altri disegni si trova nell'A.S.Pr, Presidenza dell'Interno, Pubblica Istruzione, b. 208). Ogni anno si davano 2 stagioni liriche, una estiva e una invernale, oltre a spettacoli di prosa, farse, balletti: il 21 mag. 1841 vi debuttò Maria Baderna. Nella seconda metà del secolo la sala fu decorata nuovamente da Bernardino Massari. Alla fine del secolo vi si dava ancora una vivace stagione lirica (ad es. nel 1893: La favorita, Il barbiere di Siviglia, Don Pasquale). Fino al dic. 1911 il Teatro fu retto dal regolamento approvato dagli Anziani l'11 lug. 1850 e ratificato nel 1856 da Luisa Maria di Borbone: i palchettisti dovevano pagare 10 lire qualora in autunno vi fosse stata una serie di almeno 20 rappresentazioni. Nel 1912 la quota fu elevata, ma i palchettisti ebbero maggior peso nella commissione teatrale. Nel 1919 fu avanzata la proposta di ampliare il Teatro o di costruirne uno nuovo: non se ne fece nulla. Nel 1927 la sala fu dichiarata inagibile e solo nel 1946 furono effettuati pesanti lavori che portarono all'abbattimento dei palchetti. Nella primavera 1947 si riaprì come Teatro Cinema Verdi. All'inizio degli anni 80 il nuovo restauro ci presenta una sala con galleria, inaugurata nel feb. 1990 con un concerto dei Solisti Veneti: svolge attività di prosa e musica in collaborazione con il locale Istituto musicale Pier Luigi da Palestrina (fondato nei primi anni 70). Negli anni in cui il teatro non fu agibile, gli spettacoli continuarono in altre sedi: il Teatro Principe, il Teatro Giovani Operaie, il Teatro S. Agnese, il Teatro all'aperto, il cortile della Casa del Fascio, il cortile del collegio Vittorio Emanuele, l'arena Augustea, il Teatro Royal.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza