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Numero voci: 430.

Castell'Arquato, La Scuola Di Musica E La Banda Musicale


Il 27 nov. 1849 l'Anzianato deliberava di pagare 300 lire annue all'organista della collegiata affinché istruisse nella musica 6 giovanetti poveri del Comune. All'organista, che era da nominare, il capitolo della collegiata avrebbe pagato 200 lire, mentre l'opera parrocchiale avrebbe contribuito con 100. Non avendo il dipartimento competente dato riscontro alla richiesta di autorizzazione, essendo tutt'altro che florido il bilancio del Comune, il capitolo nominava organista Emilio Bottarelli di Borgo S. Donnino. Il Bottarelli in breve tempo dette vita a una banda che si distinse in diverse solennità civili e religiose. "Pagato poco da chi poteva e nulla dai poveri", chiese al podestà un salario per arrotondare quello della chiesa. La richiesta venne approvata dall'Anzianato il 5 feb. 1852: 150 lire per istruire 4 giovanetti poveri del Comune. Il Dipartimento dello Stato pretese un esame, che si tenne il I lug. 1854 al Ridotto del Teatro Regio di Parma, davanti a una commissione presieduta da Ferdinando Squassoni. Le prove dovevano attestare la conoscenza del 'clarino', del corno da caccia "tanto con la mano quanto con le chiavi", tromba, bombardino e trombone. Gli esaminatori espressero nel verbale le loro lodi e il suggerimento di aumentare la retribuzione. Il contratto, firmato il 25 nov. 1854, prevedeva una durata triennale con diritto di recesso con un preavviso di 6 mesi, l'obbligo della residenza, una lezione al giorno di 2 ore, con almeno un quarto d'ora a scolaro, vacanze secondo il regolamento 31 nov. 1831 per le scuole primarie e secondarie, ferie di 45 giorni da godersi tra set. e ott. un saggio annuale. "Atteso la difficoltà nei scolari di acquistare del proprio gli strumenti da fiato", questi furono soltanto 2, oltretutto di scarso profitto. Alla fine del 1855 il Bottarelli comunicò che gli avevano offerto il posto di organista a Sissa con una retribuzione migliore, e chiedeva che lo sciogliessero dal contratto: una delibera del 17 nov. lo liberò dal 31 dic. Il 29 gen. 1856 Paolo Merli chiese di occupare il posto, e nel frattempo iniziò a prestare servizio con buoni risultati. Il 13 mar. presentò la documentazione, alla quale allegava un certificato di Emanuele Muzio: pur dichiarandosi pronto, chiedeva di essere esonerato dall'esame, avendo composto "un Inno scritto in occasione che l'Augusta Nostra Regnante recavasi a far visita al Coleggio degli Ignorantelli, il qual pezzo fu eseguito dalla Reale Banda di Parma ed un altro pezzo che servì per l'Orchestra Reale". Il sovrintendente dell'orchestra attestò "di aver visto alcuni pezzi musicali di composizione del medesimo, dai quali parmi potersi rilevare una capacità nell'arte musicale bastante per la Scuola di quella borgata". Considerata anche la miseria della paga, l'assunzione fu autorizzata senza concorso e il contratto, quasi identico a quello del predecessore, fu firmato il I ott. 1856. Il 7 apr. 1858 il Merli presentò le dimissioni per ragioni di salute anche dal posto di organista e si stabilì a Busseto. Il 9 ott. 1858 l'organista Federico Savazzini presentò istanza per quel posto, che già aveva occupato nel periodo che era vacante. Considerato che era l'organista della Collegiata, che per 150 lire non sarebbe venuto nessuno, che aveva dimostrato "sufficiente attitudine di istruire la gioventù nel suono di varj stromenti da fiato e da corda", l'Anzianato accettò la richiesta e il contratto venne firmato con effetto 1 dic. 1858. (A.S.Pr, Dipartimento di Grazia, Giustizia e Buongoverno, b. 610, fasc. 5). Non sappiamo se appartengono a questi tentativi le musiche per banda esistenti nell'Archivio musicale della collegiata. Il Corriere Piacentino del 4 apr. 1862 riporta che, assieme a quella di Bardi e Fiorenzuola, accompagnò alla stazione di Fiorenzuola una coorte della Guardia Nazionale in partenza per le Marche.Dalle Statistiche del 1871 risulta che l'attività musicale della banda (di 32 elemanti) era diretta da Emilio Bottarelli, forse equivocando con il fondatore, mentre ci risulta che il Savazzini rimase fino al 1876. La G.M.M. riporta che nel mag.1877 fu bandito il concorso per il posto di maestro di musica.Non abbiamo poi notizie, salvo che il 15 ago. 1891 partecipò al Concorso musicale provinciale, che si tenne al Teatro Politeama di Piacenza, risultando ultima su quattro concorrenti. All'inizio del secolo era attiva nella frazione di Vigolo Marchese una Società Filarmonica che nel 1907 pubblicò: Banda Sociale di Vigolo Marchese. Statuto (Pc: Tip. del Progresso, 8 p.).

Composizioni. Ispirate alla città abbiamo trovato: Castell'Arquà, titolo di una canzone popolare di Pietro Testori ed Egidio Carella. Ribattezzata Arquato Castle e con il tempo di bossa nova è stata incisa nel 2005 nel CD From Piacenza with love dal New Sugar Kitty Big Band (Pc:Editoriale Libertà, 2005)
BIBLIOGRAFIA: Antonio Boccia. Viaggio ai monti di tutto lo Stato di Parma e di Piacenza. Tomo II (14 mag. - 15 set. 1805). B.Pal.Pr, ms 497; Statistiche; Giulio Filipazzi. Degli antichi organi di Castell'Arquato e specialmente di quello dell'oratorio di S. Stefano, in "Libertà", 23 giu. 1960; Mario Genesi. Fondi musicali minori ed archivi della provincia di Piacenza. Ciclostile, 1986; Catalogo dei manoscritti dell'archivio musicale della collegiata di Castell'Arquato. Pc: EmilStampa, 1987; Il corpus di danze rinascimentali manoscritte di Anonimo alla collegiata di Castell'Arquato (1530-1550), in A.S. P.Pr, serie IV, XLII (1990), pp. 515-537; Antonio Boccia. Viaggio ai monti di tutto lo stato di Parma e di Piacenza. Tomo II (15 mag. - 15 set. 1805). B.Pal,Pr, ms 497.
ultimo aggiornamento: 13/06/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza